Firenze, presentata la 45esima stagione dell'Orchestra della Toscana
Al via la Campagna abbonamenti fra novità e conferme
giovedì 05 giugno 2025 17:20
A quarantacinque anni dal primo concerto, l'Orchestra della Toscana presenta la nuova stagione: interpreti d'eccellenza, repertori in dialogo, visione condivisa. Da Berio a Brahms, da Ceretta a Tjeknavorian: quattordici programmi, due nuove commissioni e un anniversario che guarda avanti
La nuova stagione concertistica è affidata ancora una volta alla direzione artistica di Daniele Spini e alla guida musicale di Diego Ceretta, oggi al suo terzo anno come direttore principale che inaugurerà la stagione mercoledì 22 ottobre (ore 21:00) al Teatro Verdi di Firenze, che anche quest'anno gode del sostegno di Fondazione CR Firenze.
Ma il primo appuntamento simbolico viene qualche settimana prima: mercoledì 10 settembre (ore 21:00), nella Basilica di Santa Croce. A quarantacinque anni dal primo concerto dell'ORT, tenuto a Pisa nel 1980, l'orchestra offrirà un concerto a ingresso gratuito nella Basilica di Santa Croce a Firenze, come gesto di omaggio alla città che oggi la ospita e la riconosce come propria.
In programma il Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart, diretto da Diego Ceretta. Un'opera che interroga il tempo e la memoria, scelta non per celebrare, ma per marcare una continuità viva, fatta di ascolto, di presenza e di responsabilità culturale. Un momento di raccoglimento pubblico, che guarda al passato senza retorica e al futuro senza esitazioni.
A segnare il profilo musicale dell'intera stagione è ancora Diego Ceretta, presente in cinque programmi su quattordici (più Capodanno), con una varietà di repertorio che ben rappresenta la sua attitudine a coniugare intensità espressiva e visione strutturale. Nei suoi concerti si alternano i grandi autori del secondo Settecento e dell'Ottocento - da Mozart a Beethoven, Schumann, Mendelssohn, Brahms - ad aperture verso il Novecento, come nel caso di Rendering di Luciano Berio, pagina densa di memoria e riscrittura che apre simbolicamente la stagione in abbonamento. Ceretta prosegue inoltre il ciclo dedicato a Brahms, avviato lo scorso anno, dirigendo la Seconda sinfonia come punto d'approdo di un percorso che intreccia rigore e slancio. Insieme a questa, spiccano due partiture dalla scrittura raffinata e cameristica come il Langsamer Satz di Webern e il Duetto-Concertino di Richard Strauss, affidati alle prime parti dell'ORT Emilio Checchini (clarinetto) e Umberto Codecà (fagotto). Completano la sua presenza la Sinfonia Italiana di Mendelssohn, la brillante Ouverture, Scherzo e Finale di Schumann, il Concerto n. 2 di Weber con Kevin Spagnolo solista al clarinetto, e un nuovo brano affidato in prima esecuzione al compositore Matteo Rubini.
Accanto alla continuità rappresentata da Ceretta, il cartellone 2025/2026 presenta un'ampia apertura verso nuove figure direttoriali e solisti emergenti, molti dei quali già affermati a livello internazionale.
È il caso di Glass Marcano, direttrice venezuelana rivelazione del concorso "La Maestra" di Parigi, che dirigerà un ORT Stagione Concertistica 2025/26 – la quarantacinquesima Pagina 1 di 3 programma tutto centrato sul lirismo romantico e sulla danza novecentesca, con la pianista Michelle Candotti impegnata nel Concerto n. 1 di Chopin.
Torna sul podio Hossein Pishkar con un programma incentrato su Brahms e Mendelssohn, accanto alla giovane pianista franco-albanese Marie-Ange Nguci, interprete sensibile e rigorosa. Tra i debutti spicca quello di Min Gyu Song, vincitore del Premio Cantelli 2024, che dirigerà il Concerto “Türkish” di Mozart con Simon Zhu, vincitore del Concorso Paganini 2024, e la Sinfonia n.â¯8 di Beethoven, una delle pagine più compatte e ironiche dell’autore.
Presenza importante anche quella di Emmanuel Tjeknavorian, oggi direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica di Milano, che guiderà l’ORT in un programma lirico e articolato, tra Sibelius, Haydn e la Quarta sinfonia di Beethoven, con il violoncellista Jeremias Fliedl come solista. Il repertorio si apre a linee meno battute anche con la presenza di Erina Yashima, già assistente di Riccardo Muti e di Yannick Nézet-Séguin, poi prima Kapellmeister alla Komische Oper di Berlino. Il suo programma, in equilibrio tra invenzione popolare e classicismo brillante, vedrà la violinista Elly Suh impegnata nel Concerto di DvoÅák, preceduto dal Concert Românesc di Ligeti e dalla Sinfonia in do di Bizet.
Faremo la conoscenza del direttore ungherese Balázs Kocsár, e torneremo ad ascoltare il ventiquattrenne Riccardo Bisatti, già direttore ospite principale dell’Orchestra Rossini di Pesaro, e il giovanissimo Nicolò Suppa, fresco di nomina a Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica del Molise, che affronterà il Concerto di Natale con un programma centrato su Rossini, Äajkovskij, Stravinskij e Mozart, insieme al violoncellista Ettore Pagano.
Accanto ai programmi sinfonici, non mancheranno momenti di carattere più festivo e spettacolare, sempre coerenti con l’identità dell’orchestra. Il Concerto di Capodanno, affdato a Diego Ceretta, vedrà protagonisti il soprano Giuliana Gianfaldoni e il tenore Riccardo Della Sciucca, in un’antologia operistica tra Bellini, Verdi e Wagner, per salutare l’inizio del nuovo anno con slancio e qualità.
Il Concerto di Carnevale, ideato e diretto da Roberto Molinelli, si muoverà tra travestimenti musicali, tango, riletture dell’opera italiana e ritmi sudamericani.
Nel corso della stagione, l’ORT presenterà due nuove commissioni, affdate ai compositori Matteo Rubini e Paolo Catenaccio: due scritture diverse per stile e linguaggio, ma entrambe pensate per dialogare con l’identità sonora dell’orchestra e con la sua vocazione alla ricerca. Un doppio tassello che conferma l’impegno della Fondazione ORT nel considerare la musica contemporanea come parte viva e strutturale della programmazione.
Confermate le stesse tariffe per i biglietti singoli e tutte le tipologie di abbonamento (Completo, Ottetto, Fai da Te e Fai da Te Aperto), e Realtà aumentata, ovvero l'esperienza di seguire il concerto dal palcoscenico, seduto accanto ai professori d'orchestra. È confermata anche la novità dello scorso anno, la Formula "Ceretta" accolta dal pubblico degli abbonati con curiosità ed entusiasmo: per chi acquista in abbonamento tutti i 5 concerti con Diego Ceretta in stagione, potrà partecipare a prove d'orchestra e incontri esclusivi in compagnia del direttore principale (3 incontri totali).
Tra le novità di quest'anno c'è l'apertura fin da subito - da lunedì 9 giugno - delle iscrizioni a Le Vie della Musica, l'iniziativa dedicata agli abitanti della Città Metropolitana, che ha riconfermato anche per la stagione che si è appena conclusa la partecipazione numerosa di 200 abbonati provenienti dal Mugello, Valdisieve e Chianti fiorentino. Ma le novità non finisco qua: questa formula di abbonamento (da 3 a 6 concerti con viaggio n pullman andata/ritorno offerto dalla Fondazione ORT) avrà inizio con il primo concerto a gennaio 2026. Inoltre con la presentazione del nuovo cartellone e la partenza della campagna abbonamenti, da lunedì 9 giugno si apre anche la vendita dei biglietti per i singoli concerti, per gli spettacoli per famiglie e bambini del sabato pomeriggio Tutti al Teatro Verdi! (Omaggio a Rossini di Luzzati e Gianini, Schiaccianoci di Venti Lucenti e Mozart in equilibrio con MagdaClan Circo) e per il Concerto di Capodanno con Diego Ceretta sul podio.
La Campagna abbonamenti ha inizio lunedì 9 giugno per rinnovo o acquisto di nuovi abbonamenti fino a mercoledì 2 luglio, nei giorni lunedì, martedì e mercoledì in orario mattutino 10-13 al Teatro Verdi di Firenze. Riprenderà il 1° settembre.