Firenze, a Bellosguardo nasce il polo educativo e sociale 'Florence Nightingale': uno spazio per i più fragili
Una residenza per disabili, due centri educativi, un centro di formazione, un centro di ricerca
giovedì 01 maggio 2025 18:32
Una residenza per disabili, due centri educativi per giovani in difficoltà, un centro di formazione, un centro di ricerca: nasce sulla collina di Bellosguardo, in via di Santa Maria a Marignolle, il polo educativo e sociale Florence Nightingale. Mercoledì mattina si è tenuta l’inaugurazione alla presenza, tra gli altri, della sindaca Sara Funaro, dell’Arcivescovo di Firenze, mons. Gherardo Gambelli e del presidente del Consorzio Zenit Andrea Blandi.
Si tratta di un nuovo grande spazio aperto alla cittadinanza, dove cultura e dimensione sociale si incontrano per generare cura, educazione e crescita. Uno spazio dove le Congregazione delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, proprietarie degli immobili, svolgono la loro missione insieme al Consorzio Zenit, che gestisce le strutture. Un luogo storico conosciuto per aver dato i natali a Florence Nightingale, figura simbolo del femminismo e pioniera dell’assistenza infermieristica moderna.
“Una casa completamente rinnovata per servizi molto importanti già consolidati, come il centro Pinocchio e la comunità Demidoff, ma anche progetti nuovi che si aggiungono a quelli esistenti per dare ulteriori risposte a bisogni sempre crescenti della comunità: collaboriamo da tempo con il consorzio Zenit, realtà da sempre a fianco delle persone più vulnerabili. – ha detto la sindaca Sara Funaro – Mai come adesso è determinante sapere intercettare le esigenze che cambiano, soprattutto tra i cittadini più fragili, e costruire così risposte adeguate e coerenti. Questo progetto va in questa direzione, un ambiente bellissimo ma anche servizi innovativi che aggiungono a un costante supporto delle persone più fragili iniziative artistiche, educative, culturali, per un’attenzione veramente a 360 gradi”.
"Cura e inclusione - ha detto l’Arcivescovo di Firenze, mons. Gherardo Gambelli - sono gli elementi che caratterizzano questo polo educativo e sociale. Alla base della cura c'è l'attenzione, ci sono i bisogni delle persone che devono essere innanzitutto riconosciuti, ascoltati e accolti. Vale per le persone disabili, per i bambini o i giovani che si trovano in un momento di difficoltà e devono essere supportati. La cura è responsabilità nei confronti del nostro prossimo, specialmente il più fragile, che per i cristiani ha il volto di Gesù. Inclusione è l'altra parola che si collega bene a questo luogo dove tante diverse dimensioni di vita coabitano, possono arricchirsi reciprocamente e sono inserite nel tessuto cittadino. È importante che alcuni di questi spazi siano aperti a tutti, siano luoghi di incontro e di relazione, dove nessuno si senta isolato".
Il progetto "Florence Nightingale" si articola tra le strutture preesistenti e una nuova residenza sanitaria pensata per accogliere circa trenta persone con disabilità psicofisiche gravi. La residenza offre un supporto educativo-assistenziale a chi, impossibilitato a rimanere nel proprio nucleo familiare, necessita di cure specializzate. Al suo interno operano circa trenta professionisti tra infermieri, OSS e fisioterapisti. La struttura, realizzata in quattro anni con un investimento di circa 2 milioni di euro, offre attività di animazione socio-educativa, riabilitazione, assistenza infermieristica e podologia.
C’è poi la comunità per giovani Demidoff, un servizio residenziale nato nel 1985 che può accogliere un massimo di dieci bambini o adolescenti, maschi e femmine, in età compresa tra 11 e 17 anni, per i quali la permanenza nella famiglia di origine sia temporaneamente impossibile.
Inoltre, trova spazio in questa area il Centro diurno giovanile Pinocchio, struttura semiresidenziale convenzionata con il Comune di Firenze dal 1987 per l’accoglienza di bambini e ragazzi di età compresa tra i 4 e i 16 anni. Un luogo nato per prestare attenzione alle esigenze e interessi dei giovani, in modo tale che essi possano vivere più serenamente il tempo prezioso dell'infanzia e dell'adolescenza. Operando all’interno di un contesto principalmente preventivo di tutte quelle possibili situazioni di rischio a cui bambini, ragazzi e adolescenti possono essere esposti, il Centro opera in collaborazione con i servizi sociali, gli specialisti che seguono i minori, le scuole e le famiglie per il raggiungimento degli obiettivi educativi concordati al momento dell’inserimento.
E infine, in questa area, nascono il Circolo dei Saperi “S. Maria De Mattias”, centro di formazione continua per il mondo dei servizi socio sanitari, condiviso tra le Suore ASC e il Consorzio Zenit, e la sede fiorentina del centro di ricerca don Carlo Nanni, che si propone come un hub per lo sviluppo di modelli innovativi nel campo dell’educazione, della didattica, della salute mentale, del welfare e della formazione, con un focus particolare sul service learning e sulla ricerca applicata ai servizi alla persona.
Le strutture sono dotate anche di un ampio spazio esterno con vista su Firenze, che adesso sarà rivalorizzato nell’ambito del progetto “Ritmi universali”, progettato con la storica dell'arte Valeria d’Ambrosio e dalla stessa coordinato. Attraverso un approccio multidisciplinare e multisensoriale che coinvolgerà pratiche performative, visive e sonore, il progetto prevede l’avviamento di un percorso di ripensamento fisico e spirituale del giardino storico per renderlo parte attiva e integrante della vita quotidiana di tutte le persone che vivono e lavorano all’interno di questi luoghi. Il processo, strutturato in cinque fasi, verrà sviluppato in circa un anno di attività finalizzate a sviluppare una progressiva conoscenza dello spazio, dai sopralluoghi alla progettazione, dai workshop di sperimentazione alla manutenzione, dalla produzione delle opere all’allestimento finale. Momento essenziale di tutta l’esperienza sarà la collaborazione tra le comunità residenti nelle strutture e gli artisti invitati a concepire ed elaborare interventi in dialogo con l’ambiente naturale. Tali interventi avranno lo scopo di produrre installazioni da esporre in maniera permanente nel giardino e di cui le stesse comunità diverranno custodi materiali e spirituali.
“Il polo Florence Nightingale è uno spazio aperto ai bambini, ai giovani, alle famiglie e agli anziani del quartiere – ha detto Andrea Blandi, presidente del Consorzio Zenit - Un luogo animato in primo luogo dalle Comunità che vi risiedono, ma anche dalle scuole, dalle parrocchie, dall’associazionismo. La finalità è conoscersi, condividere progetti culturali, sociali e di formazione continua, per promuovere il dialogo e la cooperazione intergenerazionale, per coinvolgere chi è solo e non ha amici. Il Polo apre i servizi sociali e socio-sanitari, un tempo considerati istituti protetti, ad una nuova vita, dove chi riceve cresce nel divenire donando, rendendo così la diversità una ricchezza e non una condizione discriminante. I servizi sociali da costo diventano risorse capaci di moltiplicare e rendere produttivi gli inviati menti ad essi dedicati per la stessa città”.