A lezione nel museo, al via ‘Cattedra Uffizi’: il primo corso ‘accademico’ delle Gallerie
Si terrà nell’Auditorium, sarà libero e a ingresso gratuito. Prima 'campanella' il 28 febbraio
giovedì 27 febbraio 2025 13:04
Via a “Cattedra Uffizi”, il primo corso “accademico”, gratuito e aperto a tutti, organizzato e proposto dal principale complesso museale fiorentino.
Annunciato recentemente dal direttore Simone Verde, è ora in partenza: il docente del primo ciclo di lezioni sarà il curatore dell’Antichità Classica delle Gallerie, Fabrizio Paolucci, e il tema affrontato sarà “Conservare e divulgare l’Antico. Il collezionismo di statuaria classica a Firenze dal XV al XX secolo: principi, vicende e criteri espositivi”. Il corso, diviso in dodici lezioni da 45 minuti ciascuna, si terrà nell’Auditorium Antonio Paolucci degli Uffizi con inizio il 28 febbraio, alle ore 17.15. Le lezioni andranno avanti fino al 6 giugno e saranno pubblicate sul sito e sulla pagina Facebook del museo.
I temi trattati nel corso delle lezioni saranno: i marmi antichi come reliquie della grandezza di Roma, uso e significato delle spolia classica nella cultura di epoca medievale; dal reimpiego all’ostentazione: la nascita delle prime raccolte di statuaria nell’Italia del XV secolo; l’Umanesimo fiorentino e la riscoperta della Grecia nel XV secolo; alle origini del collezionismo mediceo; il “rattoppar di statue”, linee di tendenza nel restauro e l’integrazione di sculture antiche a Firenze, Roma e Venezia fra XV e XVI secolo; l’antiquaria in Europa nel XVII e XVIII secolo, tra meticolosità esegetica e aspirazioni enciclopediche; la nascita del museo mediceo di scultura con Cosimo e Ferdinando, da Palazzo Pitti al complesso degli Uffizi; il museo di Cosimo III alla luce delle conoscenze antiquarie del XVII e XVIII secolo; “Per l’erudizione e il diletto”, gli Uffizi dei Lumi e il loro ruolo guida nella nascita del “museo pubblico”; la nascita dell’archeologia scientifica e le sue conseguenze nella definizione di una nuova idea di Uffizi; il declino della scultura di antica collezione nell’immaginario occidentale fra XIX e XX secolo; alla ricerca degli originali perduti: i metodi tedeschi di indagine della scultura nell'Ottocento, il Kopienkritik e la Meisterforschung; e la “scuola viennese” e la scoperta dell’arte romana.
Sono anche già stati ‘ingaggiati’ dal direttore Verde i docenti dei futuri corsi: si tratta del filosofo Giorgio Agamben e dello storico Franco Cardini.
“Le Gallerie sono un luogo di ricerca scientifica e trasmissione del sapere e dei saperi: lo testimonia questa nuova iniziativa, pensata sia all’insegna dell’approfondimento che della divulgazione – ha dichiarato il direttore degli Uffizi Simone Verde - I musei hanno, tra le loro funzioni sociali più importanti e vitali, quella di essere naturalmente spazi di elaborazione culturale: e gli Uffizi intendono assolvere a questo compito in maniera sistematica come richiesto dalla loro missione pubblica fondamentale”.