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Giorno della Memoria, consegnato il Pegaso d’Oro alle sorelle Bucci sopravvissute alla Shoah

La consegna nel corso del meeting per il Giorno della Memoria al Teatro del Maggio di Firenze

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venerdì 24 gennaio 2025 17:33

Il Pegaso d’Oro alle sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute alla Shoah. La consegna è avvenuta stamani, nel corso del meeting per il Giorno della Memoria al Teatro del Maggio di Firenze, dal presidente della Regione Eugenio Giani assieme all’assessora Alessandra Nardini.

 

“Contribuiremo ad azioni per promuovere la pace”, annuncia Giani spiegando di aver preso spunto proprio dalle parole di Tatiana, che ricevendo il massimo riconoscimento della Regione Toscana ha tenuto a commentare: “occorre lavorare per la pace fra Palestina e Israele, le scena di Gaza non si devono più proporre davanti ai nostri occhi”.

 

“È proprio da tutti i livelli e quindi anche dalla nostra Toscana – aggiunge Giani - che deve nascere una forza, un'emozione, un'iniziativa concreta, affinché quelle aree del Medio Oriente possano vivere in pace, senza quelle scene terribili che abbiamo visto nei mesi scorsi”.

 

“La testimonianza di Andra e Tatiana Bucci è qualcosa di straordinario che ci aiuta a diffondere quella cultura della memoria da cui noi dobbiamo partire, con i 2.000 ragazzi che oggi erano qui, ma con tutti quelli che sono a scuola, che sono nelle case, per dare alle nuove generazioni il senso di ciò che non deve più accadere”, aggiunge il presidente, che poi torna a mettere in evidenza quanto importante sia il Treno della Memoria con le studentesse e gli studenti.

 

“Niente come un viaggio nei luoghi, nei campi di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, scuote le coscienze”, per questo “abbiamo destinato risorse in bilancio e stiamo pensando di organizzarlo per primavera, perché riteniamo che sia una delle forme di educazione alla cultura della memoria più efficaci, per creare quella catena che poi porti non solo la Regione, che per prima ha iniziato e ha sviluppato edizioni a livello biennale, ma anche tutte le altre istituzioni, comuni, associazioni, a poter vivere questa esperienza”.

 

Riguardo ai tempi del nuovo Treno, Giani ha concluso: “noi pensiamo per il mese di aprile di poterlo fare, l'importante è comunque farlo prima dell'estate. Dobbiamo dare il senso di ripartire per creare quella cultura”.

 

"I nostri racconti sono serviti a qualcosa”, dice Tatiana. “Con fatica certamente si parla e si ricorda ma è un dovere far sapere quello che è successo. E continueremo”, aggiunge Andra.

 

“È dal 2004 che testimoniamo soprattutto per i ragazzi. Abbiamo partecipato a quasi tutti i viaggi della memoria della Regione”. “I primi ragazzi che hanno partecipato ai treni sono diventati adulti – spiega Tatiana – e poco fa abbiamo visto un giovanissimo professore che è stato con noi quando aveva 16-17 anni. Questo vuol dire che noi testimoni, le nostre parole, e noi purtroppo siamo tra le pochissime persone ancora qui, gli altri che conoscevamo purtroppo se ne sono andati, servono a qualcosa. A settembre scorso – prosegue - ho compiuto 87 anni e ho ricevuto più di un augurio da uomini che qualche anno fa erano ragazzi. Si sono ricordati di me”.


E ora che la Regione si accinge a far partire un nuovo Treno della Memoria? “Speriamo di avere il tempo e anche la forza di rifarlo. Tutto dipenderà da quando lo faranno, perché qualche impegno ce l’ho già” chiosa Tatiana che con la sorella invita tutti, a partire dal presidente Giani, a volgere l’attenzione verso le guerre.


“Mi auguro che ci sia pace ma ho paura che non ci sarà, ci vorranno forse non una generazione ma qualcosa di più. Mi sembra che nelle guerre ci siano più interessi monetari che ideologici”, sottolinea Andra. 

 

 

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