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Si baciano per strada e vengono insultati e picchiati: l'aggressione omofoba denunciata a Firenze

L'episodio denunciato dall'associazione Love My Way. 'Mi sono frapposto tra i tre aggressori e il mio amico'

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venerdì 15 marzo 2024 09:58

Due ragazzi si baciano per strada, e vengono accerchiati, insultati e aggrediti. L'episodio risale a sabato notte, ed è stato denunciato da Love My Way, "Associazione LGBTQIA+ intersezionale per la giustizia sociale e climatica e safe space autogestito".

 

"L'ennesimo caso di aggressione a stampo queerfobico che ancora, nel 2024, continuano ad essere all’ordine del giorno". 


E' Marco Filippini dell'associazione Love My Way a raccontare l'episodio con un video sui social. "Sabato notte, subito dopo una serata, un mio amico che si stava baciando con un altro ragazzo, entrambi molto giovani, è stato aggredito. Io come primo istinto mi sono frapposto tra i tre aggressori e lui, a quel punto è nata una colluttazione che ha coinvolto, oltre a questo ragazzo, che poi è riuscito a dileguarsi, anche me e un altro ragazzo. Fortunatamente è andata abbastanza bene, io ho avuto sei giorni di prognosi, sono stato al pronto soccorso, l'altro ragazzo tre. Probabilmente il risvolto psicologico lo vedrò più sul lungo periodo".

 

"E' stato un momento di poca lucidità, a me non era mai capitato, ho visto attaccare due persone a cui tengo e mi sono lanciato, mi è scattato questo atto di difesa e sorellanza. Ci sarebbe tanto da dire, a cominciare dal fatto che non è sicuro uscire per strada ed essere se stesse, sento parlare di sicurezza da tutte le parti, ma intesa come militarismo, che serve a sgomberare edifici e a manganellare chi protesta, mentre a Firenze aggressoni di questo tipo continuano ad aumentare". 

 

"Io sono andato a denunciare, non è facile, e ci si deve anche sentir dire che l'aggressione omofoba è presunta perché il ragazzo aggredito non si ricorda quali sono stati i primi insulti rivolti prima di essere attaccato. Come se non bastasse che due ragazzi che si baciano per strada vengano accerchiati, presi a male parole e poi attaccati, mi sembra più che sufficiente per definire l'aggressione a stampo omofobo. Ci sono comunità che sistemicamente subiscono discriminazione e violenza di vario tipo, verbale o fisica. Dover raccontare queste storie è difficile, c'è di mezzo lavergogna, il mettersi a nudo, il pregiudizio che pesa come una spada, fa rabbia raccontare e non sentire empatia e anzi venire messi in dubbio. La notte scorsa ho avuto un attacco di panico ma ci tengo a testimoniare. Mentre le istituzioni si sciacquano la bocca sulle nostre vite e le nostre aggressioni, con risposte insufficienti e a presa di gira, come il colorare panchine, che trovo sia inutile, e intanto noi continuiamo a subire aggressioni. Intanto si nega che ci sia un problema sistemico verso determinate comunità".


"Abbiamo voluto fare questo video per mettere su un tassello di testimonianza e di resistenza politica al continuo aumento di episodi come questo verso le comunità marginalizzate", specifica l'associazione.

 

"Siamo sempre più convint3 che la mutua difesa negli spazi sociali che viviamo e ci costruiamo sia un’arma più efficace di tante altre. Per questo siamo fier3 di ciò che portiamo avanti con Love My Way , dell’attivismo che facciamo e dello spazio safe autogestito che abbiamo creato. Finché ce ne sarà bisogno lotteremo , come soggettività queer e marginalizzate, per le nostre comunità sociali e per quelle persone che non possono farlo. Perché anche questa è resistenza e sorellanza".


Solidarietà da Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consiglieri di Sinistra Progetto Comune. "Quando si parla di sicurezza spesso ci si dimentica la discriminazione quotidiana a cui sono sottoposte troppe persone, anche con episodi di violenza. Non c'è contrapposizione tra istanze diverse, o una classifica di gravità. Però non vogliamo esprimere soltanto solidarietà a Love My Way e a chi ha denunciato l'aggressione queerfobica di pochi giorni fa, avvenuta a Firenze. La politica deve raccogliere la preoccupazione di chi non vive con tranquillità gli spazi pubblici. Chi è vittima di discriminazione spesso si ritrova a dover convincere chi ascolta la testimonianza, con un sovraccarico psicologico inaccettabile nel 2024. Anche se riconosciamo l'importanza di alcuni passi in avanti fatti in questa consiliatura dal Comune di Firenze, rispetto al recente passato, pensiamo che non si stia facendo abbastanza. La Consulta per il contrasto ad ogni forma di discriminazione e per i diritti delle persone LGBTQIAP+ deve avere maggiori strumenti e diventare uno spazio di stimolo per tutti i gruppi consiliari a un'azione efficace sul territorio. Rinnoveremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane il nostro impegno a declinare il diritto alla sicurezza con uno sguardo capace di vedere le condizioni reali in cui vive la cittadinanza".

 

“Solidarietà e vicinanza ai ragazzi accerchiati e insultati mentre si scambiavano un bacio. Fatti del genere non devono mai accadere e li condanniamo con forza”, sono le parole dell'assessora a diritti e pari opportunità Benedetta Albanese. “Ringraziamo anche chi è intervenuto per evitare il peggio – ha aggiunto - e tutti coloro che con coraggio ogni giorno si battono per i diritti. La nostra amministrazione resta saldamente al loro fianco”

 

 

 
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