Vaiolo delle scimmie nell'area fiorentina: 11 i casi. La Regione: 'Situazione sotto controllo'
Ordine Medici Firenze: 'No allarmismi ma serve vaccinazione'
martedì 30 gennaio 2024 17:56
Sono undici i casi di vaiolo delle scimmie diagnosticati in Toscana, tutti prontamente gestiti dalle aziende sanitarie. E' quanto spiegano dagli uffici dell’assessorato regionale al diritto alla salute. I servizi di igiene pubblica hanno svolto le indagini epidemiologiche per individuare evenutali contatti e hanno proceduto, nei giorni scorsi, a notificare i casi al Ministero della salute. Il contagio risalirebbe al periodo delle festività natalizie.
Sono state messe in atto tutte le misure individuate nella circolare ministeriale che prevedono autoisolamenteo e informazione sulle misure igieniche i comportamenti da attuare, al fine di prevenire la diffusione ad altre persone della malattia. La Regione, con i settori competenti, è in stretto contatto con le Asl per un monitoraggio costante della situazione, che si presenta come stabile e sotto controllo.
Il vaiolo delle scimmie è una malattia virale infettiva rara, riscontrata per lo più in paesi tropicali dell’Africa centrale e occidentale, anche se nel 2022 ci sono stati focolai in diverse nazioni e pure in Italia. Si manifesta con sintomi simili a quello del vaiolo, ma in forma meno grave. La trasmissione può avvenire attraverso il contatto fisico stretto, compresa l’attività sessuale, con una persona infetta, con i suoi fluidi corporei o le sue lesioni cutanee. La malattia insorge dopo una dozzina di giorni dall’esposizione e dura da due a quattro settimane: febbre, cefalea, dolori muscolari, linfoadenopatia ed eruzioni cutanee dopo i primi giorni sono i sintomi. Il vaiolo delle scimmie si può presentare clinicamente in modo differente: alcune persone presentano sintomi lievi, raramente asintomatiche, altre possono sviluppare sintomi più gravi.
“Nessun allarmismo sul vaiolo delle scimmie dopo i casi registrati a Firenze, ma è chiaro che la vaccinazione deve essere consigliata alle persone con infezione da Hiv e a quelle persone che appartengono alle categorie a rischio ben individuate dai comunicati del Ministero della salute e dalla Regione". A dirlo è Pierluigi Blanc, infettivologo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Firenze, dopo i dieci casi di infezione avvenuti in provincia.
“Il virus detto in gergo medico-scientifico monkeypox – spiega Blanc - non si trasmette facilmente: al di fuori dei rapporti intimi la sua trasmissione non è comune. Ne consegue che la sua diffusione non è alta. I soggetti immunocompetenti non sono esposti a particolari rischi di complicazioni”. L’infettivologo elenca anche i principali sintomi del virus. “Eruzioni cutanee e linfonodi ingrossati: quando ci sono questi sintomi – conclude Blanc - è bene rivolgersi prontamente ad un medico”.
(immagine di repertorio)