Contenzioso tra Casa del Popolo e bar interno: 'Si avvicinano i licenziamenti per i dipendenti'
La denuncia del sindacato: 'Lavoratrici e lavoratori preoccupati, è una struttura storica'
giovedì 07 settembre 2023 12:51
Prosegue la disputa tra la Casa del popolo di Casellina e la società che gestisce lo storico bar interno “I Pirati”. "Nonostante i molti tentativi, ad oggi, siamo ancora alle carte bollate ed ai decreti ingiuntivi. Intanto le lavoratrici ed i lavoratori del bar sono a casa senza stipendio e la riapertura del pubblico esercizio pare non sia prevista tanto a breve", fa sapere il sindacato Uiltucs Toscana – Area Firenze.
"A seguito di un decreto ingiuntivo esecutivo del Tribunale di Firenze, per morosità e inadempienze contrattuali gravi non sanate, l'ufficiale giudiziario ha posto i sigilli alle attrezzature di nostra proprietà nel bar, gestito da società esterna alla Casa del Popolo di Casellina", faceva sapere la Casa del Popolo ad inizio agosto. "Pertanto dal 31 luglio l'attività del bar gestito dalla società esterna alla Casa del Popolo si è interrotta e il circolo resterà purtroppo chiuso fino a data da definire".
Insomma, situazione difficile per una realtà storica sul territorio scandiccese. Costruito negli anni '50, nel tempo è diventato un punto di riferimento per tante attività, per grandi e piccoli, dallo studio per i giovani alle iniziative per i bambini, dai tradizionali giochi da circolo ricreativo come carte, biliardo, bocce ad eventi teatrali, di danza e presentazione di libri, oltre a sale per asilo nido.
Da oltre un mese però la situazione non si sblocca. "Tempi lunghi che aumentano l’incertezza delle lavoratrici, dei lavoratori e delle loro famiglie, sul futuro", aggiunge il sindacato. “Il gestore del bar interno alla Casa del Popolo, non potendo aprire il locale e non avendo guadagni, non riesce a garantire gli stipendi, quindi, non rimarrà che collocare tutte le lavoratrici ed i lavoratori in qualche ammortizzatore sociale se non, addirittura, al licenziamento di tutti i dipendenti”, dice Giuseppe Franzone, rappresentante zonale della Uiltucs Toscana – Area Firenze.
"Le lavoratrici ed i lavoratori sono fortemente preoccupati e ci hanno chiesto di sostenerli in questa situazione drammatica", prosegue Franzone, "e la nostra organizzazione sindacale non si sottrae e chiede anche alla politica di Scandicci di intervenire a tutela dei propri cittadini e di agevolare un percorso chiaramente teso a tutelare il posto di lavoro dei dipendenti e delle loro famiglie, le uniche persone che stanno subendo gli effetti negativi di questa diatriba. Non vogliamo e non possiamo rimanere inerti, pensando che questa situazione non appartenga a tutta la collettività scandiccese. La Casa del Popolo di Casellina è una struttura storica che ha contribuito non poco allo sviluppo etico, morale ed economico della collettività e vedere oggi che un contenzioso, oltretutto certamente risolvibile in forma bonaria, ponga a rischio la sopravvivenza di famiglie che nulla hanno a che fare con questa criticità è inaccettabile".