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Il Comitato No Tunnel TAV Firenze scrive una lettera al Presidente Giani

Il comitato: 'Abbiamo denunciato molte volte i rischi di scavi in ambienti urbani di gallerie, ma non siamo contrari per principio a opere di questo tipo'

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venerdì 04 agosto 2023 19:34

Il comitato No Tunnel TAV Firenze ha scritto oggi, venerdì 4 agosto, una lettera al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. "Speriamo trovi un attimo di tempo per leggere questa nostra ennesima missiva tesa ad evitare problemi alla città e ai suoi abitanti, nonché prevenire figuracce e danni irreversibili alla credibilità della sua persona e del partito cui appartiene" così inizia la lettera.

 

"Per esempio annunciare troppe volte, troppo spesso e con troppa enfasi l’inizio dello scavo, fare una inaugurazione solenne, con tanto di ministro, solo per far ruotare la testa della TBM o annunciare l’inizio dei grandi lavori solo perché si scavano 10 metri può diventare controproducente perché poi i cittadini pensano che questo progetto non sia una cosa seria; se poi si racconta addirittura che scavare 10 metri diventa un “evento storico” per Firenze si rischia anche di far crescere quel sentimento tanto diffuso chiamato antipolitica che è già arrivato a livelli preoccupanti".

 

"Abbiamo denunciato molte volte i rischi di scavi in ambienti urbani di gallerie, ma non siamo contrari per principio a opere di questo tipo, tutt’altro: a Zurigo, solo per fare un esempio, hanno scavato sotto la città, collegato la rete di superficie con quella sotterranea e con il trasporto pubblico cittadino. L’opera è servita a creare un sistema di trasporti urbano che rende inutile per molti l’uso del mezzo privato, ha reso la città molto più vivibile. Ben vengano opere del genere e se qualcuno sarà danneggiato dai lavori che sia indennizzato coerentemente! Al contrario di Zurigo a Firenze lo scavo dei tunnel TAV non creerà una città con un sistema di trasporti razionale, anzi aggraverà i problemi che già non sono pochi".

 

"Sì, gli esperti di comunicazione di cui vi servite ci dicono che il sottoattraversamento libererà i binari di superficie, ma noi chiediamo da sempre perché non aver realizzato i binari previsti in superficie. Avremmo avuto la possibilità di realizzare quel treno metropolitano di cui si parla ormai da trenta anni, un servizio molto più efficiente e capillare di un semplice trasporto regionale, anche se su “binari liberati”; sarebbe stato un servizio da integrare con il restante trasporto pubblico per creare una vera rete di trasporti collettivi alternativi al caos, agli ingorghi e all’inquinamento di Firenze. Ma su questa cosa dei “binari liberati” da tanto le vorremmo fare una domanda: dov’è il progetto di potenziamento dei “treni regionali liberati”, con quali treni sarà fatto? Nel contratto di programma con le FSI non c’è traccia di questo, ma sicuramente in qualche ufficio della Regione ci saranno tutti i progetti".

 

"Quei birichini dissero che l’analisi era positiva per il Passante per il traffico passante, ma che per Firenze e la Toscana sarebbe stato un grave difetto in quanto separare il traffico a lunga percorrenza da quello regionale e dai servizi pubblici cittadini avrebbe avuto un impatto molto negativo creando una brutta rottura di carico. Addirittura dissero che sarebbe stata più efficace una soluzione di superficie! Si sa, a volte questi tecnici indipendenti hanno il difetto di dire che 2+2 fa 4 e non quanto vogliono gli scavatori di gallerie!" si legge nella lettera.

 

"Vede signor Presidente, se i miliardi che dovrebbero essere spesi per bucare sotto Firenze (al momento 2 miliardi e 735 milioni, ma stia tranquillo che cresceranno!) fossero spesi per tutto il trasporto pubblico dell’area metropolitana potenziando anche le linee ferroviarie, Firenze non sarebbe quella fabbrica di PM10 che è adesso e si potrebbero ridurre i posti letto nei reparti di pneumologia. Al contrario leggiamo che si spendono altri soldi per realizzare parcheggi scambiatori ai capolinea delle tranvie dove si vorrebbero intercettare quelli che arrivano da fuori città, minacciando i pendolari con lo scudo verde che ha aspetti di inquità sociale di cui non immagina nemmeno la portata; vede, diverse centinaia di migliaia di Fiorentini sono stati espulsi dalla loro città negli ultimi quaranta anni da una rendita immobiliare totalmente impazzita e costretti a sprecare enormi quantità di tempo per recarsi nei posti di lavoro; questo non è stato solo una grande espropriazione di ricchezza materiale, ma è anche un furto di tempo, di riposo, di tempo dedicato alla famiglia, ai propri piaceri, al godimento della vita." si legge ancora a conclusione del discorso sulla Tav".

 

"Un ultimo consiglio signor Presidente: se parteciperà alle prossime elezioni per diventare nuovamente Presidente o addirittura Sindaco di Firenze le consigliamo di risparmiere tempo e fatica trascurando i residenti in zone come quelle di viale Don Minzoni, via Masaccio, via Fra’ Bartolomeo, via Botticelli, via Vasco de Gama, soprattutto quelli di via delle Ghiacciaie: quelli difficilmente la voteranno di nuovo. Lei non immagina quanto siano preoccupati e arrabbiati vedendo il valore delle loro abitazioni diminuito e quanto siano preoccupati all’idea del passaggio della fresa Iris sotto la loro casa. Sì, ha ragione, sono egoisti e non capiscono che sotto casa loro passerà la storia… una storia che sarebbe meglio non raccontare." così si conclude la missiva.

 

 

 
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