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Careggi, NurSind: 'Gravi carenze di personale al pronto soccorso. Un infermiere con 20 pazienti'

Il segretario Bigi: 'Il personale è allo stremo, così non si può lavorare in sicurezza'

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mercoledì 19 luglio 2023 10:58

"Gravi carenze di personale al pronto soccorso di Careggi": la denuncia arriva dalla segreteria aziendale di Careggi del NurSind, che spiega come "ognuno dei tre turni di personale in servizio al Deas dovrebbe essere composto da 19 infermieri e 17 Oss. A oggi, però, perché i turni siano al completo mancano 13 infermieri e 20 Oss".

 

“Il personale è allo stremo - spiega il segretario aziendale Luca Bigi - pochi giorni fa nel reparto di osservazione breve si è verificato un episodio gravissimo. Dopo l’ennesima richiesta di straordinario al personale in servizio al mattino andata a vuoto, l’azienda ha deciso di lasciare un unico infermiere, già in servizio e quindi costretto a un orario di lavoro di 13 ore, con venti pazienti ricoverati. Ora, ci domandiamo: qual è il rapporto numerico che Careggi ritiene sicuro per il paziente e per gli operatori in un'area di questo tipo? L’azienda abbia il coraggio di affrontare la realtà del Deas: i numeri relativi agli infermieri e Oss non consentono di coprire tutte le postazioni in sicurezza”.

 

"E’ evidente - spiega il sindacato delle professioni infermieristiche - che nell’ultimo anno l’Aou Careggi non ha fatto nulla per cambiare la realtà lavorativa del suo pronto soccorso. Anzi, la situazione è peggiorata a causa della crescente mancanza di personale infermieristico e Oss. Gli orari programmati per il mese di agosto e settembre non garantiscono la copertura di tutte le postazioni del pronto soccorso: si dovrà ricorrere all’utilizzo improprio della pronta disponibilità attingendo al personale dedicato alla complessità assistenziale o alle emergenze-urgenze. Tutto il personale d’assistenza si è già reso disponibile a rientrare con turni straordinari nei mesi estivi per coprire i colleghi in ferie, saltando giorni di libertà e facendo turni di 13 ore".

 

“Come si può pretendere - si domanda Bigi - che queste persone sostengano un impegno ancora più gravoso lavorando in condizioni di non sicurezza per il rapporto infermiere/paziente o di demansionamento perché manca il personale Oss? Non è sufficiente che l’azienda affermi che non ci sono gli infermieri, quando c’è una graduatoria per il tempo determinato che per la sola Careggi conta 452 idonei ed è entrata in vigore il 30 maggio”.

 

"A complicare ulteriormente la situazione è l’accordo sottoscritto nei giorni scorsi da Regione e Asl Toscana Centro per riorganizzare le aree di distribuzione dei pazienti con traumatologia minore. Accordo che ha escluso il pronto soccorso di Santa Maria Nuova, assegnando a Careggi la parte più popolosa della città metropolitana", si legge nella nota di NurSind.

 

“A fronte di questa decisione - prosegue Bigi - che porterà a un sicuro aumento della casistica nell’area bassa priorità-ortopedica del pronto soccorso di Careggi ci saremmo aspettati un rafforzamento in termini di personale in servizio in tale settore. E invece non solo questo non si verificherà, ma negli ultimi giorni gli infermieri assegnati all’area di bassa priorità sono spesso due invece dei tre previsti. Quando non si è in grado di garantire un servizio si abbia il coraggio di dirlo chiaramente: non è accettabile questo continuo voler apparire a fronte delle carenze organiche e organizzative. O si aumenta il personale, o si tagliano i servizi”.

 

 

Immagine di repertorio

 

 

 
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