Aggredito nell’orto per rapinarlo. A dare l’allarme ai carabinieri è stata la figlia della vittima, un uomo 75enne, dopo che  i vicini erano accorsi sul posto, allertati dalle urla, per immobilizzare l’aggressore.

È successo ieri, domenica 4 giugno, nei pressi di un’abitazione in località Pian di San Bartolo, a Fiesole.

Giunti sul posto, i carabinieri hanno constatato la presenza di un 43enne fiorentino, riconosciuto poiché già noto, immobilizzato da alcune persone, il quale è apparso in stato di alterazione psicofisica, tanto da richiedere l’intervento del 118 e il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale Careggi. 

Ricostruita la dinamica dei fatti, è emerso che mentre il 75enne si trovava nel proprio orto, era stato aggredito da dietro da uno sconosciuto con il volto travisato da un passamontagna che, puntandogli al collo un oggetto metallico, poi risultato essere una chiave inglese, gli aveva chiesto di consegnarli il portafogli. Riferendo di non averlo con sé, ma in casa, i due si erano diretti verso l’abitazione, venendo notati dalla moglie della vittima che, impaurita, aveva iniziato ad urlare per richiedere aiuto. Le grida erano state udite dai vicini che, precipitati in pochi istanti nel giardino della vittima, dopo una breve colluttazione, avevano bloccato lo sconosciuto.

Dopo essere stato sedato, l’esito della visita medica al 43enne ha accertato un’intossicazione da alcol e stupefacenti. L’uomo è stato dimesso e affidato ai militari dell’Arma che, su disposizione dell’A.G., lo hanno condotto presso il domicilio della madre dove rimarrà agli arresti domiciliari, per l’ipotesi di reato di tentata rapina aggravata, in attesa degli esiti dell’udienza di convalida.