Furti in hotel di lusso a Firenze, sgominata banda di cinque uomini
I furti sono stati messi a segno sempre in danno di turisti stranieri
giovedì 03 novembre 2022 15:16
Sgominata una banda composta da cinque uomini, ritenuti responsabili di una serie di furti in hotel di lusso a Firenze.
Ieri, dalle prime luci dell’alba, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a tre custodie cautelari in carcere, un arresto domiciliare e un obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria nei confronti di cinque uomini, tra i 28 e i 40 anni, che sarebbero stati ritenuti responsabili di sei episodi di furto aggravato avvenuti a Firenze dallo scorso agosto sino ad ottobre, commessi all’interno di lussuosi alberghi fiorentini in danno di turisti alloggianti presso le strutture.
L’attività di indagine ha avuto inizio a seguito del primo furto commesso il 21 agosto scorso all’Hotel Plaza all’interno della stanza di un turista straniero, rende noto la Questura di Firenze, dalla quale era stata letteralmente asportata la cassaforte che custodiva vari oggetti preziosi tra cui un computer portatile, un Iphone, un portafogli e due borse di valore.
Successivamente, il 23 e 25 agosto, presso l‘Hotel Mercure e l’Hotel Ambasciatori di Firenze, sono stati portati a segno altri due furti con le stesse modalità: approfittando dell’assenza dei clienti, i malintenzionati avrebbero forzato la cassaforte, portando a casa un bottino del valore complessivo di circa 16mila euro.
A seguito di questi episodi, la Squadra Mobile fiorentina ha intensificato le attività volte alla ricostruzione della dinamica criminale e l’identificazione dei responsabili, arrivando ad identificare alcuni uomini con precedenti in materia di reati contro il patrimonio.
Proseguendo le indagini, gli agenti della Sezione Reati Contro il Patrimonio hanno ricostruito altri tre episodi di furto aggravato: il 4 e 12 settembre all’interno dell’Hotel Cerretani e il 4 ottobre nuovamente presso l’Hotel Ambasciatori, sempre in danno di turisti stranieri.
Il monitoraggio delle persone coinvolte ha permesso di acclarare anche due occasioni in cui, dopo il reato, parte del provento del furto, consistente in valuta straniera, è stata riciclata attraverso il cambio presso dei money change cittadini.
Nei vari furti, sono stati rubati numerosi beni di valore: capi di abbigliamento e accessori di marca, pc, tablet e smartphone, cospicue somme di denaro contante, prevalentemente di valuta straniera, lasciate all’interno delle camere dai rispettivi proprietari.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l’effettiva responsabilità delle persone destinatarie della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a loro carico, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.