Caro bollette: luci spente per protesta nei negozi, bar e ristoranti della Toscana
Confcommercio Toscana invita tutti gli esercenti ad aderire all’iniziativa di protesta indetta a livello nazionale
martedì 30 agosto 2022 17:22
Negozi e pubblici esercizi della Toscana con le luci spente per denunciare l’insostenibilità degli aumenti dei costi energetici.
Confcommercio Toscana invita tutti gli esercenti ad aderire all’iniziativa di protesta indetta domani, mercoledì 31 agosto, a livello nazionale, spegnendo le luci della propria attività per un quarto d’ora a partire dalle ore 12.
A coordinare sul territorio regionale l’iniziativa di protesta, lanciata a livello nazionale da Confcommercio in collaborazione con Federdistribuzione, ANCD-Conad e ANCC-Coop, è Confcommercio Toscana: “Lo spegnimento delle luci è fissato in concomitanza con la conferenza stampa nazionale in cui la nostra confederazione, ancora una volta, ribadirà l’emergenza che stanno vivendo tutte le imprese italiane e con loro le famiglie”, spiega il direttore Franco Marinoni.
“Si tratta ovviamente di un gesto simbolico, come quello di esporre le bollette in vetrina che abbiamo fatto partire da Firenze e subito diffuso in tutta Italia – ha aggiunto il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano - L’obiettivo è sempre portare all’attenzione della politica e delle istituzioni il tema del caro-energia, un’emergenza che rischia di travolgere il nostro sistema economico”.
Dall’analisi previsionale di Confcommercio Toscana, nella regione sarebbero a rischio chiusura entro sei mesi almeno 11mila imprese del terziario, per un totale di oltre 27mila occupati che resterebbero senza lavoro.
“Non c’è più tempo da perdere. C’è bisogno di risposte immediate e concrete per arginare la crescita inarrestabile del costo dell’energia e per aiutare gli imprenditori ad affrontare questa nuova terribile sfida – ha ribadito Marinoni - Le imprese non riescono più a pagare bollette dagli importi triplicati o addirittura quadruplicati. Non possono riuscirci, se al contempo vogliono continuare a pagare tutti gli altri oneri, dall’affitto ai fornitori e ai lavoratori”.
“La conferenza stampa di domani a Roma – ha concluso Cursano - sarà l’occasione per sottoporre alla politica e alle istituzioni richieste e proposte fattive per uscire da questa situazione, che minaccia di spazzare via tantissime imprese del terziario di mercato, dei servizi e della distribuzione moderna, arrivando ad esiti tragici a cui neppure una pandemia mondiale era riuscita ad arrivare”.