Vis Art

Firenze, ecco Mundi: inaugurata la prima sezione del Museo nazionale dell’italiano

Inaugurate le prime due sale che ospiteranno una mostra introduttiva

Galleria immagini

1 Visualizzazioni

giovedì 07 luglio 2022 09:03

E ora la lingua italiana ha il suo museo, a Firenze. Da ieri, mercoledì 6 luglio, si sono aperte le porte del Museo nazionale dell'Italiano (MUNDI), il primo grande museo della lingua italiana.

 

Il museo si trova presso l'ex monastero della Santissima Concezione, all'interno del complesso di Santa Maria Novella, con le sue prime due sale che ospiteranno una mostra temporanea introduttiva. Sarà aperto ai visitatori fino al 6 ottobre prossimo (ingresso gratuito).

 

All’apertura della prima sezione del Museo, struttura espositiva moderna, dinamica e tecnologica, erano presenti tra gli altri il ministro della Cultura Dario Franceschini e il sindaco Dario Nardella

 

Come fa sapere il Comune, il nome in sigla del Museo, Mundi, intende evocare due aspetti fondamentali per la nostra lingua: il primo è il rapporto con il latino, lingua madre (mundi è infatti il genitivo di mundus, cioè «mondo»), mentre il secondo è l’idea dell’italiano come lingua del mondo (coinvolta in una rete di relazioni che nei secoli l’hanno messa in contatto, in un proficuo scambio reciproco, con molte altre lingue di cultura).

 

“Questo museo è un luogo di studio, ricerca, innovazione e si rivolgerà a studenti, studiosi e stranieri. Le prime due sale che aprono oggi al pubblico sono solo l'inizio di un percorso, che vedrà il completamento del museo nel 2023. Non sarà solo un luogo di esposizione, ma anche uno spazio di ricerca: il valore del nostro patrimonio linguistico è straordinario e va tutelato, e questo è uno dei modi per farlo”. Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini.

 

“Siamo molto contenti perché abbiamo utilizzato nei tempi previsti i 4 milioni di euro che il Ministero ha messo a disposizione della città - ha detto il sindaco Nardella -, facendo lavori anche in un periodo difficile come quello del Covid. Oggi possiamo dare all’Italia e al mondo la prima parte del museo Mundi".

 

"Ci auguriamo che tanti giovani, studenti, appassionati italiani e stranieri possano cominciare a familiarizzare con questo museo - ha continuato -, che fra l’altro è in un complesso architettonico e storico bellissimo come quello di Santa Maria Novella, a due passi dalla stazione dell’Alta velocità".

 

"Questo non è un semplice museo - ha spiegato il sindaco -. È un centro che utilizza linguaggi moderni e digitali per parlare al mondo, ed è anche un tributo a Dante e alla storia di Firenze. Per questo siamo grati al governo e al ministro Franceschini perché si è scelto di insediare qui il primo e l’unico museo dell’italiano. Siamo pronti a lavorare al fianco del ministro per creare la fondazione per la sua gestione".

 

Il MUNDI è stato pensato come un museo di nuova generazione, che affianca agli elementi espositivi tradizionali (manoscritti, libri, quadri e oggetti legati alla storia dell’italiano) una forte componente multimediale (postazioni sensibili, schermi al plasma con pulsantiere o touch-screen, videowall, teche digitali, pavimenti e pannelli sensibili). L’elemento multimediale permette anche di realizzare un incontro virtuale tra i percorsi tematici offerti nella visita e i documenti unici conservati in diverse biblioteche o archivi italiani e stranieri.

 

Alcune sezioni del museo saranno riservate ad allestimenti temporanei monografici, legati a temi particolarmente significativi (la scienza in volgare, i testi delle origini, lingua e cucina, l’italiano del doppiaggio, la lingua dell’opera lirica), realizzati con pezzi originali normalmente conservati in altre strutture. Alle esposizioni permanenti e temporanee si affiancherà, inoltre, un piano di attività didattiche per la promozione della lingua italiana: conferenze, corsi e seminari, presentazioni di libri, concerti.

 

Le due sale inaugurate ieri sono le sale introduttive del museo, che ospitano una mostra temporanea introduttiva. Una sorta di prologo rispetto al racconto museale che si troverà nelle sale del piano superiore, ma al tempo stesso una sintesi complessiva di quel viaggio e del modo in cui si svolgerà.

 

Sala 1

Lungo tutte le pareti della prima sala corre in alto un fregio che rappresenta il sì e altre particelle affermative in molte lingue del mondo. Un omaggio a Dante e al suo «genti del bel paese là dove ’l sì suona» per indicare gli italiani in un’epoca in cui l’Italia come entità politica ancora non esisteva. Una parete della sala è occupata da una linea del tempo che riporta i principali eventi linguistici e storici. In corrispondenza di alcune tappe fondamentali sono state poste quattro teche in cui sono esposti codici, libri e oggetti simbolo di quelle fasi di svolta.

 

Su un’altra parete della sala sono proiettati quattro video-racconti che il visitatore può attivare a richiesta. I temi, illustrati dalle voci di Stefano Accorsi, Glauco Mauri, Elena Sofia Ricci e Roberto Sturno, grazie ad una collaborazione con La Fondazione Teatro della Toscana, riguardano le principali direttrici del percorso museale: spazio (‘L’italiano e i dialetti’), tempo (‘Continuità’), società (‘Scritto e parlato’), mondo (‘Un mondo di parole’). Sempre nella prima sala è proiettata l’installazione artistica realizzata da Tempo Reale. Al centro della sala sono esposte alcune iscrizioni provenienti dal Museo Nazionale Romano, dal Parco Archeologico di Pompei e dal Museo delle Civiltà.

 

Sala 2

Nella seconda sala è esposto il Placito di Capua (960 d.C.), proveniente in prestito dall’Abbazia di Montecassino. Il documento notarile, redatto - com’era normale all’epoca - in latino, riporta per quattro volte una formula di testimonianza in volgare che è tradizionalmente considerata l’atto di nascita della nostra lingua: «Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte S(an)c(t)i Benedicti».

 

Nella sala sono presenti due postazioni ludiche interattive: ‘Le parole hanno una storia’, ideata per la mostra ‘Dove il sì suona’ e dedicata alla trasformazione che il lessico ha avuto nel passaggio dal latino all’italiano; ‘Le parole italiane del cibo in viaggio per il mondo’, creata per Expo 2015, in cui si ricostruisce - attraverso le parole - il successo della tradizione enogastronomica italiana nel mondo. Su una parete della sala sono proiettate alcune frasi di grandi scrittori e scrittrici come testimonianza dell’amore per la lingua. Perché «tutto può cambiare, ma non la lingua che ci portiamo dentro, anzi che ci contiene dentro» (Italo Calvino).

 

MUNDI - Museo nazionale dell’italiano

Un’introduzione

Mostra temporanea dal 6 luglio al 6 ottobre 2022

Aperta dal mercoledì alla domenica, ore 10-17

Firenze, Complesso monumentale di Santa Maria Novella

Piazza della Stazione 6, Firenze

 

 

 
logo-055 firenze

C & C Media s.r.l.
p.iva 06282890489

powered by Genetrix s.c.r.l. - web agency, applicativi web, siti internet, grafica

055firenze.it
Quotidiano online
registrato presso il tribunale di Firenze
nr. 5937 del 18/10/2013.