Abbattute più piante di quante ne erano state autorizzate. La scoperta è stata fatta dai militari della Stazione Carabinieri forestale di Rufina, che hanno eseguito una serie di verifiche in località Petrognano, per controllare la corretta esecuzione di un taglio boschivo. 

Dagli accertamenti compiuti, i Carabinieri forestali hanno riscontrato che le matricine, cioè le piante da lasciare a dotazione del bosco perché fondamentali per produrre seme e garantire la rinnovazione, erano state abbattute in numero superiore a quello che l’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve aveva consentito. Rispetto al numero di piante che doveva rimanere in piedi, ne erano state tagliate 55 in più. 

Ai sensi della legge forestale regionale, il taglio è stato considerato eseguito in “difformità sostanziale”, perché prelevato più del 20 per cento di soggetti o massa legnosa rispetto a quanto autorizzato, consentito o prescritto. 

I militari hanno dunque segnalato all’AG il titolare della ditta boschiva esecutrice del taglio per aver eseguito un taglio su un bene paesaggistico in difformità rispetto all’atto autorizzatorio e dunque in contrasto col Codice del paesaggio, d.lgs. n. 42 del 2004. In applicazione della legge regionale toscana, hanno anche emesso sanzioni amministrative per 3mila euro.