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Palazzo Strozzi, chiude Saraceno. In arrivo 'American Art 1961-2001. Da Andy Warhol a Kara Walker' 

Dal 3 dicembre il nuovo progetto site-specific di Marinella Senatore nel cortile del Palazzo

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martedì 03 novembre 2020 17:59

Cala il sipario su Tomás Saraceno. Aria. Si è conclusa domenica 1 novembre la grande mostra di Palazzo Strozzi dedicata a uno dei più originali e visionari artisti contemporanei del mondo, la cui ricerca poliedrica e creativa unisce arte, scienze naturali e sociali.

 

Nonostante la sospensione forzata di 3 mesi a causa dell’emergenza Covid-19, la mostra ha raggiunto un totale di oltre 60.000 visitatori, riscuotendo, come fa sapere Palazzo Strozzi, allo stesso tempo un grandissimo successo di critica, che l’ha consacrata non solo come uno degli eventi culturali più importanti d’Italia, ma anche come una straordinaria occasione di riflessione sul mondo all’epoca del Coronavirus.

 

“Con la sua straordinaria creatività Saraceno ha trasformato Palazzo Strozzi in un luogo di partecipazione e condivisione, con opere talvolta impercettibili a volte monumentali e di forte impatto, simboli di una visione aperta e interconnessa col mondo, che sono diventate fin da subito immagini iconiche per una riflessione sul nostro presente – dichiara Arturo Galansino, curatore della mostra e direttore generale della Fondazione – In un momento di profonda crisi dei concetti di condivisione e socialità, Palazzo Strozzi si è trasformato in uno spazio di immaginazione e un luogo di ripartenza per una nuova idea di partecipazione creando un’esperienza totalmente inedita per i nostri visitatori per parlare di presente e futuri possibili, di connessioni e isolamento, di partecipazione e meditazione: riflessioni più che mai attuali per portare avanti nuove visioni di futuro e di realtà”.

 

Sono stati oltre 30.000 i visitatori non locali, di cui oltre 20.000 si sono recati a Firenze appositamente per visitare la mostra. Circa il 50% ha soggiornato in città almeno una notte, gli altri hanno visitato Firenze in giornata approfittando dell’esposizione. In generale si conferma altissimo il gradimento espresso dai visitatori, con il 97% del pubblico che si dichiara soddisfatto dell’esperienza.


La riapertura della mostra il 1° giugno è stata accompagnata da una revisione delle modalità di fruizione degli spazi: oltre alle normative vigenti, è stata aumentata la segnaletica nel palazzo ed è stato potenziato il sistema di prenotazione degli ingressi online, utilizzato da circa il 40% dei visitatori (+100% rispetto alla media degli anni precedenti) consentendo una gestione fluida degli accessi ed evitando assembramenti agli ingressi. Dai sondaggi, implementati con domande specifiche a “tema COVID”, è emerso che il 99% dei visitatori ha dichiarato di sentirsi sicuro durante la visita.

 

Novità della riapertura sono stati l’audioguida della mostra, gratuita e direttamente utilizzabile dal proprio cellulare (oltre 18.000 utilizzi unici), e lo speciale Kit digitale dedicato alle famiglie (che ha visto la fruizione di oltre 1.200 famiglie). A tutto ciò si è affiancato un ampio programma di eventi e attività in presenza e online che hanno permesso un ritorno a una fruizione di partecipazione e condivisione: laboratori per le scuole, le famiglie e per tutto il pubblico, visite guidate condotte dagli studenti dell’Università di Firenzele letture delle Carte da Aracnomanzia (circa 130 letture effettuate) e le attività di accessibilità, tra cui spicca il progetto Corpo libero, dedicato all’inclusione delle persone con il Parkinson, che ha trovato la sua ripartenza dagli spazi del Cortile di Palazzo Strozzi.


E dopo Saraceno? Dal 3 dicembre 2020 al 7 febbraio 2021 il Cortile di Palazzo Strozzi ospiterà We Rise by Lifting Others il nuovo progetto site-specific dell’artista italiana Marinella Senatore, che propone una nuova riflessione sull’idea di comunità, vicinanza e relazione in un’epoca in cui il concetto di distanziamento sociale sta condizionando la vita quotidiana di tutte le persone. 

 

Dal 6 marzo al 25 luglio 2021 Palazzo Stozzi ospiterà American Art 1961-2001. Da Andy Warhol a Kara Walker una grande mostra, a cura di Vincenzo de Bellis e Arturo Galansino, che per la prima volta racconta l’arte moderna negli Stati Uniti tra due momenti storici decisivi, l’inizio della Guerra del Vietnam e l’attacco dell’11 settembre.

 

 

 
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