Toscana, ordinanza per RSA e RSD: i positivi al Covid presi in carico dal servizio sanitario
La prima ordinanza firmata da Giani sulle misure straordinarie per il contrasto al virus
venerdì 09 ottobre 2020 09:16
Firmata una nuova ordinanza, la n. 89, in materia di Coronavirus in Toscana. Si tratta della prima ordinanza firmata dal neopresidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che prevede il rinnovo, fino al 31 gennaio 2021, delle disposizioni che riguardano le RSA e le RSD, le Residenze sanitarie per anziani e per disabili. Sono le misure straordinarie per il contrasto ed il contenimento sul territorio regionale della diffusione del virus COVID-19 in materia di igiene e sanità pubblica per le RSA, RSD o le altre strutture socio-sanitarie.
“Siamo di fronte – precisa il presidente Giani – ad una situazione assolutamente sotto controllo. C’era soltanto bisogno di dare continuità ad un lavoro ben avviato, che individua i percorsi da seguire in caso di postività al Covid di uno o più ospiti delle strutture residenziali. La tempistica ha voluto che i destinatari di questo primo provvedimento che porta la mia firma siano i soggetti più deboli e a rischio. Lo considero quindi un segno dell’attenzione che l’amministrazione che presiedo metterà a questo segmento così importante e così degno di attenzione del popolo della Toscana”.
L’ordinanza precisa che l’ospite che risulterà positivo al covid dopo un test sierologico, anche in attesa del test diagnostico molecolare, dovrà essere preso in carico dal Servizio Sanitario Regionale utilizzando il percorso assistenziale più appropriato.
Si dovrà poi procedere alla separazione, in diverse strutture o setting assistenziali, degli ospiti risultanti positivi o dubbi, asintomatici o pauci sintomatici, da coloro che risulteranno negativi, attuando per coloro che sono positivi i livelli di cura e assistenza sanitaria previste per le cure intermedie.
Il contenuto dell’Ordinanza 89 permette alle Aziende sanitarie territorialmente competenti di trasferire per il tempo necessario alle sostituzioni proprio personale nelle strutture private che ne abbiano necessità, qualora insorgano problemi di tipo sanitario che riguardino il personale che si occupa degli ospiti ricoverati.
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