Scandicci, quattro street artist per il Ginger: uno spazio destinato ai giovani della città
Un’opera che racconterà “la gioia dello stare insieme e il rispetto delle diversità”
martedì 29 settembre 2020 18:32
Apertura entro la fine dell’anno per il Ginger in piazza Togliatti a Scandicci, uno spazio pubblico di confronto e dibattito destinato all’elaborazione e la realizzazione di iniziative sociali e culturali. Un vero e proprio hub, in cui si svolgeranno attività di formazione e di avviamento al lavoro per giovani di tutte le nazionalità, “nelle quali sarà coinvolta quella parte della società civile e produttiva attenta ai temi dell’accoglienza”, come spiegano i promotori del progetto inserito nell’ambito di un percorso per l’inclusione dei minori stranieri non accompagnati.
Da oggi, 29 settembre, inizierà un allestimento degli spazi che sarà realizzato con circa 15 ragazzi e ragazze provenienti dai centri di accoglienza, in modo partecipativo e sotto forma laboratoriale. Dal 5 al 18 ottobre poi quattro street artist disegneranno i loro grandi murales sulle quattro pareti del Ginger. Qui, tra l’altro, in fase di ristrutturazione è stato conservato e preservato un prezioso murales di Blu, artista attivo fin dai primi anni 2000 sotto pseudonimo.
Sono dunque quattro gli street artist che arriveranno a Scandicci. James boy, artista di origine latinoamericana tra i più attivi sul territorio fiorentino dove da tempo sperimenta tecniche e materiali diversi, passando dall’arte nei vicoli della sua città a lavori di grandi dimensioni come facciate di palazzi e fabbriche abbandonate. Accanto a lui ci sarà Ache 77, nato in Romania 30 anni fa, e laureato in “scultura guerrilla”, l’artista ha fatto della stencil art la sua arma principale e nel 2016 ha aperto a Firenze la prima galleria di Street Art in Toscana, la Street Level Gallery. Il terzo artista è Exit/Enter, classe 1990, nasce e vive in Toscana, formandosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze e nel 2013 crea il suo personaggio centrale, “l’omino”, ed inizia a disegnarlo sui muri della città di Firenze. Con loro anche Millo, al secolo Francesco Camillo Giorgino, noto per disegnare dei murales di grande dimensioni che mettono in relazione tra loro figure giganti e un po’ goffe di bambini, bambine e adolescenti, spesso intenti a giocare sognanti, e uno scenario urbano immaginario. Nel 2014 ha vinto la B.Art competition, aggiudicandosi la possibilità di dipingere 13 muri nella città di Torino, e le sue opere sono andate oltre le frontiere italiane e si trovano anche a Parigi, Londra, Lussemburgo e Rio de Janeiro.
I quattro artisti regaleranno la loro arte non solo ai giovani di Ginger ma a tutta la città, rendendo questo spazio un luogo attrattivo e attraente per tutti i cittadini e le cittadine in un continuo e proficuo scambio con il territorio: “Lavoreremo – ha detto Gianni Gravina, responsabile del progetto per Cospe - a sollecitare e promuovere il coinvolgimento di tutti gli attori sociali ed economici del territorio per far sì che il patrimonio di competenze, risorse, capitale umano e sociale rappresentato dai giovani e le potenzialità del territorio si incontrino verso lo sviluppo e la crescita reciproca”.
“Il Ginger torna ad aprirsi alla città con un nuovo protagonismo: presto accoglierà di nuovo i giovani e lo farà con offerte attrattive e servizi ancora più utili, che renderanno il centro un punto di riferimento e ritrovo per le nuove generazioni – ha dichiarato l’assessora alle Politiche giovanili Ivana Palomba – la nuova gestione riapre nel migliore dei modi coinvolgendo direttamente i negozi del Centro commerciale naturale che abbracciano la struttura, e con essi la comunità cittadina, e donando con grande generosità alla città le opere di quattro tra i migliori street artist del momento a livello internazionale”.
Si potrà contribuire alla realizzazione di queste opere e alla loro manutenzione con una donazione. Maggiori informazioni sul sito di Cospe.