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Covid-19, Rossi: 'La Toscana sarà la regione del farmaco per curare la malattia'

Stamani la visita alla Fondazione TLS a Siena con il ministro della salute

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lunedì 07 settembre 2020 10:45

La Toscana sarà la regione del farmaco per curare la malattia Covid 19” ha annunciato il presidente della Regione, Enrico Rossi, in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.

 

Rossi ha poi specificato che “Sarà infatti un laboratorio di ricerca dentro la Fondazione Toscana Life Sciences, a Siena, a sviluppare il farmaco e sarà poi l’industria farmaceutica Menarini, anch’essa toscana, a produrre i primi lotti”.

 

Per questa iniziativa, fa sapere il Presidente della Regione Toscana, il centro regionale di ricerca si colloca nel mondo tra i primi dieci centri impegnati nella definizione di cure per Covid-19.

 

“Toscana Life Sciences è stata creata dalla Regione Toscana e dalle Università Toscane a Siena, dove esiste una grande tradizione di ricerca farmaceutica – fa sapere Rossi - La Regione in questi anni è stata il maggior contributore pubblico a fondo perduto, con 35 milioni assegnati alla Fondazione. Ora, a Toscana Life Sciences lavorano 400 ricercatori che sono riferimento per le industrie farmaceutiche del mondo per il trasferimento tecnologico dei risultati delle ricerche”.

 

Il ministro Speranza visiterà, oggi, con me, il centro e annuncerà lo stanziamento di 50 milioni da parte del governo per lo sviluppo della cura. Vi terrò informati.”, conclude così il post di Rossi sul social network.

 

Rossi ha effettuato questa mattina la visita, insieme al ministro della sanità alla sede di Toscana Life Sciences, al polo tecnologico e della ricerca senese, voluto e finanziato nel 2005 dalla Regione Toscana. Il presidente ha parlato della presenza del ministro come di un riconoscimento importantissimo per tutto il Sistema sanitario regionale e lo ha ringraziato per il doppio investimento (80 più 300 milioni di euro) che il Governo ha deciso di fare a Siena. Secondo il presidente ciò è potuto accadere perché il sistema sanitario regionale è ottimo, con un altissimo livello di ricerca e perché riesce a fare sistema grazie ad un'istituzione come TLS, una struttura che era destinata a chiudere e che oggi impiega 400 ricercatori ed è diventata un riferimento mondiale per la ricerca in campo farmacologico.

 

E' in Toscana che si produce il 17% dei farmaci realizzati in Italia e che esporta il 70% di questa produzione. È qui che si fabbrica il 90% dei vaccini mondiali antimeningite e dove hanno sede i centri di ricerca delle grandi aziende italiane come Menarini, Kedrion, Abioca e Molteni.

 

Secondo il presidente TLS è l'unico centro in Italia che può vantare centinaia di brevetti farmaceutici e che può competere a livello mondiale con tutti i Paesi che stanno combattendo contro il Covid. Quella che arriva da Siena è quindi una notizia meravigliosa per tutti i cittadini che potranno avere una risposta scientifica e seria al loro bisogno di cure e di salute.

 

Da parte sua il ministro si è detto orgoglioso e ha espresso grandissimo apprezzamento per il lavoro che viene svolto dai ricercatori di TLS, come si legge in una nota diffusa dalla Regione, e che fa parte del contributo che l'Italia sta dando alla sfida mondiale contro la pandemia. Ha aggiunto che i dati relativi agli anticorpi monoclonali sono interessanti. La strada aperta è però quella che può portare ad un risultato positivo, ed è quindi un orgoglio che questi ricercatori operino su questo territorio. 

 

A suo giudizio la logica che anima TLS è quella giusta, in equilibrio tra impresa, ricerca e logistica e capace di tenere insieme tutti questi ambiti. Ha poi ribadito che Il Governo ha stanziato 80 milioni di euro nel 2020 per finanziare le ricerche presso il polo senese e 300 milioni per il 2021, che continuerà a farlo con convinzione perché qui si gioca un pezzo importante della sfida contro il virus e che la sua presenza a Siena intende testimoniare la gratitudine per un lavoro che è ancora in corso.

 

L'invito del ministro è stato quello di resistere, in vista dell'arrivo di un vaccino sicuro e di cure sicure, che si è augurato possano arrivare da TLS. Si è poi detto convinto che la sfida sarà vinta se continueremo a mettere in campo tutte le energie di cui disponiamo. Ha poi parlato del rischio che si sta per assumere con la riapertura delle scuole: un rischio controllato e governato.


Il presidente di Fondazione Toscana Life Sciences, da parte sua, si è detto onorato della visita del ministro della salute e del presidente della Regione,  arrivata in un momento cruciale per lo sviluppo di TLS e dell'ecosistema territoriale delle scienze della vita e per l'evoluzione del progetto di ricerca su anticorpi monoclonali per la cura del Covid-19. L'incontro di oggi si è infatti concentrato, ha sottolineato, principalmente su questi temi, compresa la visita all'edificio candidato per la realizzazione dell'impianto di produzione di riferimento nazionale antipandemico, potenzialmente un asset strategico per l'intero Paese su cui la Fondazione TLS punta molto.

 

Immagine di repertorio

 

 

 
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