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Sepsi e shock settico, simulazione nella shock room dell’ospedale fiorentino

Ricostruiti scenario e team clinico per la gestione di una delle patologie tempo dipendenti più difficili da trattare

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giovedì 03 novembre 2022 12:29

Nella shock room del Pronto Soccorso di Santa Maria Annunziata, a Bagno a Ripoli, è stata condotta una prima simulazione in situ sulla gestione tempestiva del paziente con sepsi o shock settico, nell’ambito di un progetto su questa patologia di rete regionale, condiviso da Ausl Toscana centro e Ausl Toscana sud est. La sepsi è una della patologie tempo dipendenti di più difficile trattamento, fa sapere l'Asl, non avendo delle caratteristiche specifiche per l’identificazione a differenza dell’ictus o dell’infarto.

 

Le simulazioni in situ che si svolgono cioè nel reale ambiente di cura, hanno l’ambizione di raggiungere un elevato livello di fedeltà e realismo. Nella shock room del Pronto Soccorso di Ponte a Niccheri, è stato ricostruito lo scenario clinico di simulazione con un “manichino” sul lettino e tutti i macchinari utili.

 

“Rispetto a questa patologia, il modo migliore per garantire la formazione continua dei professionisti è la simulazione che permette di gestire in modo corretto anche situazioni che non si presentano frequentemente nella pratica quotidiana” spiega Germana Ruggiano, direttore del Pronto Soccorso dell’Annunziata che ha diretto e seguito l'evento formativo in shock room. Il progetto della Asl Toscana centro fa parte del piano formativo rivolto alla medicina d'urgenza ed area critica basato sulla simulazione e diretto dal dottor Simone Vanni. Gli operatori coinvolti sono stati medici, infermieri e Oss del Dipartimento Emergenza Area Critica. Tutti hanno trovato l’esperienza formativa molto stimolante, continua l'Asl.

 

L’identificazione e la gestione tempestiva del paziente con sepsi o shock settico è fondamentale: ogni ora di ritardo si associa a un significativo incremento della mortalità. Il paziente con sepsi o shock settico è un esempio classico di paziente critico che richiede un approccio multidisciplinare e multi professionale da parte di personale adeguatamente formato.

 

La simulazione può essere utilizzata come test in tempo reale delle procedure e dei protocolli locali in totale sicurezza. Inoltre la formazione effettuata sul team di emergenza aumenta e facilita i legami tra operatori, migliora il lavoro di squadra e standardizza le procedure e la comunicazione. Dopo il primo evento all’Annunziata, seguiranno a breve altre simulazioni nei Pronto Soccorso degli ospedali della Asl Toscana centro.

 

 
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