Covid, Giani: 'Per rallentare il contagio è ora inevitabile il lockdown per non vaccinati'
Favorevole anche Nardella: 'Un lockdown per i non vaccinati potrebbe essere una misura efficace'
mercoledì 29 dicembre 2021 11:34
E' un momento molto delicato nella pandemia di Coronavirus, con la variante Omicron che dilaga portando ad un aumento esponenziale dei contagi e delle quarantene. E tra le istituzioni si fa più insistente l'idea di un lockdown per i non vaccinati.
A cominciare dal presidente della Regione Eugenio Giani. "La vaccinazione, per fortuna, sta funzionando e la terza dose protegge in modo sempre più evidente. L'ondata della contagiosa variante Omicron, nella grandissima parte dei casi, non porta all'ospedale per ventilazione forzata e poi terapia intensiva, ma consente di gestirsi e superare a casa il Coronavirus. Per rallentare il contagio è ora inevitabile il lockdown per non vaccinati, già attivo con concreti risultati in Austria e Germania!".
"Le statistiche sono chiarissime, la prevalenza di ricoveri è data da non vaccinati che, magari, si ricredono sulle loro scelte quando ormai sono in terapia intensiva. In Toscana sono circa 250 mila, per superare l'emergenza occorre anche la loro vaccinazione, la salute di tutti la rende scelta irrinunciabile!".
L'appello al Governo: "Mi auguro vivamente che il Governo lo disponga, o almeno consenta alle Regioni di assumere la possibilità in autonomia di compiere questa scelta".
"Lo Stato centrale deve poi dotare le Regioni, che sono in prima linea, di più risorse per assumere personale negli ospedali, tracciamento e fare tamponi, prevenendo anche i problemi che potrebbero nascere nei prossimi giorni per i contagi tra i sanitari. Sono felice che la scelta, fatta in Toscana, di riformare il sistema dei tamponi stia snellendo il sistema, imitata ora da altre Regioni", conclude Giani.
A Giani si unisce anche il sindaco di Firenze: "Un lockdown per i non vaccinati potrebbe essere una misura efficace. Inciderebbe sulla riduzione dei contagi e sull'abbassamento della curva dei ricoveri, che resta l’aspetto che deve preoccuparci più di ogni altro. Il modello tedesco ci conferma che è la strada da intraprendere", scrive Dario Nardella su Twitter.
Sulla questione è intervenuto anche il coordinatore della conferenza sulla sanità dell'area fiorentina, Nicola Armentano: "In un momento nuovamente complesso della fase pandemica occorrono decisioni forti. Abbiamo fatto sforzi immani per il contenimento della pandemia e i risultati ci sono stati. Ma la variante Omicron ci impone di non abbassare la guardia ma di continuare con vigore questa battaglia. I numeri nuovamente alti del virus non possono mettere a rischio la tenuta del nostro sistema sanitario nè tantomeno del sistema sociale e economico. A fianco dell'abnegazione e del senso di responsabilità da parte di tutti riteniamo sia necessario pensare a livello nazionale a ulteriori forme di restrizione che riguardino però solo chi non si è vaccinato".
E ancora: "Dobbiamo trovare il modo di dare un colpo alla curva dei contagi e evitare sempre di più la circolazione di chi ha deciso di non vaccinarsi potrebbe essere una strada da percorrere in questo momento. Non dobbiamo arretrare di un centimetro nella campagna vaccinale, che è l'arma più forte che abbiamo contro il Covid-19. Nel contempo, sarebbe utile pensare, dopo attenti studi degli esperti, di ridurre la quarantena per chi ha completato il ciclo vaccinale. È un tema da affrontare, così come quello di individuare gli strumenti più rapidi e adeguati a livello diagnostico per gestire e individuare positività e quarantene".
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