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Firenze, matrimonio salta causa Coronavirus. Prete rifiuta di rimborsare gli sposi, poi ci ripensa

Interviene il Codacons per risolvere la questione: 'Ma anche il ristorante deve rendere i soldi'

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giovedì 19 marzo 2020 19:58

Matrimonio saltato causa Coronavirus, ma il prete si rifiuta inizialmente di rendere tutti i soldi agli sposi. Poi, dopo l'intervento del Codacons, la rettifica e la restituzione dell'intera cifra per la prenotazione della chiesa.

 

E' successo a Firenze, e a darne notizia è lo stesso Codacons. "Una vicenda che ha del surreale, ancora più grave perché vede coinvolta una istituzione religiosa che, in questo momento di grande difficoltà per milioni di cittadini, calpesta i diritti degli utenti", si legge in una nota. "Il 21 marzo era in programma un matrimonio" presso una chiesa di Firenze, "una cerimonia alla quale avrebbero dovuto prendere parte molti ospiti provenienti dal Giappone, considerato che lo sposo è un cittadino giapponese – spiega il Codacons, cha ha deciso di fornire assistenza legale alle due famiglie coinvolte –. L’emergenza coronavirus, con i relativi limiti e divieti imposti sia dal Governo italiano che da quello giapponese, ha reso di fatto impossibile celebrare le nozze, e le famiglie si sono mosse per ottenere la restituzione degli anticipi versati alle varie strutture".

 

La chiesa, "nonostante l’evidente impossibilità materiale determinata dalla situazione attuale, ha negato alle famiglie il rimborso di quanto versato per prenotare la chiesa (pari a 400 euro), dichiarandosi disponibile a restituire solo il 50% di quanto pagato. Le famiglie degli sposi hanno così protestato con il parroco della chiesa, sottolineando tra l’altro come i decreti del Governo vietino le funzioni religiose, ricevendo da lui via mail una risposta che lascia sbalorditi", continua il Codacons, annunciando anche un esposto al Tribunale Vaticano e al Prefetto di Firenze, oltre che una lettera per coinvolgere Papa Francesco per la rimozione del parroco dal suo incarico.

 

La vicenda ha poi avuto esito positivo. Il parroco, riferisce il Codacons, ha in seguito accettato di restituire l'intera somma alle famiglie degli sposi, e "ha scritto un messaggio di scuse per i toni eccessivi e le parole sbagliate utilizzate per rifiutare le loro legittime richieste".

 

Resta aperta invece la questione sul ristorante "dove avrebbe dovuto svolgersi il ricevimento di nozze: la struttura ha negato la restituzione dei 2.000 euro versati dalle famiglie degli sposi a titolo di anticipo, limitandosi a congelare la somma da utilizzare per futuri eventi", aggiunge il Codacons. "Ma il matrimonio, a questo punto, con ogni probabilità non sarà più celebrato in Italia", e pertanto il Codacons ha diffidato la struttura "a rimborsare integralmente i 2 mila euro pagati".

 

(immagine di repertorio)

 

 
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