Firenze, aggressioni e rapine in via Aretina: identificati e fermati gli autori
Su di loro gravano le accuse di duplice rapina in concorso e tentato omicidio
venerdì 21 febbraio 2020 10:58
Il fatto risale allo scorso 11 febbraio, quando in via Aretina, a Firenze, si erano verificate due violente aggressioni a scopo di rapina.
Entrambe erano state perpetrate da due persone ai danni di altrettanti cittadini marocchini. La prima, secondo la ricostruzione riportata dai carabinieri, intorno alle 21:40, ai danni di un 29enne il quale, mentre stava mangiando davanti ad una paninieria-kebab, era stato avvicinato da due uomini che gli avevano strappato la bottiglia di mano, usandola per colpirlo in testa, per poi colpirlo anche con una serie di violenti colpi al torace, e sottrargli il portafoglio, lo smartphone, un cappellino e una bicicletta.
La vittima, grondante di sangue, era stata portata dal 118 all’ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli, dove era stato ricoverato con prognosi riservata per frattura della volta parietale con avvallamento e contusioni multiple.
La seconda rapina, pochi minuti più tardi, alle 22 circa, ai danni di un giovane classe 2001, il quale, dopo aver imboccato il sottopasso ferroviario, ha incrociato gli stessi due uomini che si erano nascosti a seguito del precedente fatto, che hanno iniziato a colpirlo con calci e pugni, rompendo gli occhiali da vista che indossava, strappandogli dal collo una catenina in oro e sottraendogli inoltre, un ipod, un paio di cuffie e la somma contante di 10 euro.
I carabinieri avevano quindi avviato indagini finalizzate ad indentificare gli autori, focalizzando l’attenzione su un gruppo ristretto di sospettati, dediti ai furti e allo spaccio di stupefacenti, già noti ai militari dell’Arma.
Partendo da questi sospettati, i carabinieri hanno sottoposto un fascicolo fotografico alla visione della più giovane delle due vittime, che non era ricorsa a cura mediche, la quale ha riconosciuto i due aggressori, come si legge nella nota dei militari, confermando così l’ipotesi investigativa elaborata.
L’attività dei militari è cosi proseguita su due fronti: da un lato venivano avviate le ricerche dei due, dall’altro, sono stati effettuati ulteriori accertamenti finalizzati ad addebitare ai due, già identificati, anche la prima rapina. Anche la seconda vittima, raggiunta in ospedale, ha riconosciuto nelle foto visionate i due aggressori.
Quindi i militari, avuto accesso ad uno stabile abbandonato ubicato tra via Aretina e via della ripa, vi hanno rintracciato i due ricercati: un marocchino classe 98 e un tunisino classe 92. Gli stessi, sottoposti a perquisizione personale, sono stati in trovati in possesso di parte delle refurtiva: uno smartphone e un Ipod, riconosciuti come propri dalle vittime, nonché due confezioni in cellophane contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di gr. 1,5, oggetto di sequestro amministrativo.
I due, stanti i gravi indizi di reato e il pericolo di fuga, sono stati sottoposti a fermo d’iniziativa e condotti presso il carcere di Sollicciano. Su di loro gravano le accuse di duplice rapina in concorso e tentato omicidio, dato che le lesioni causate alla prima vittima, come dichiarato dei medici, avrebbero potuto determinarne la morte.