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Firenze, strage di Castello: la cerimonia di commemorazione

Presente il presidente del Consiglio comunale Milani

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lunedì 05 agosto 2019 15:57

Firenze ricorda la strage di Castello. La strage fu un eccidio nazista avvenuto nella tarda serata del 5 agosto 1944 a Castello, nella periferia nord di Firenze. Il teatro del massacro furono i sotterranei dell’Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Via Reginaldo Giuliani, adibiti allora a rifugio antiaereo e dove gran parte della popolazione civile della zona si era nascosta per sfuggire alle cannonate. 

 

"Nella strage di Castello dodici civili, tutti uomini, furono fucilati dai tedeschi sei giorni prima della Liberazione di Firenze - ha dichiarato nel suo saluto il presidente del Consiglio comunale Luca Milani che è intervenuto alla cerimonia di commemorazione -. Il più giovane, Vittorio Nardi, aveva appena sedici anni, il più anziano, Francesco Iacomelli, cinquantasette. Solo due di loro erano partigiani, e comunque non attivi in quel periodo. La rappresaglia dei tedeschi con l’irruzione nell'Istituto farmaceutico cominciò alle 22.20, alle 23.30 tutto era finito. Le donne e gli uomini superstiti videro i cadaveri dei lori figli, mariti, padri, amici. Dalla fine della guerra è iniziato il difficile percorso della memoria nella storia dei fatti che attraversarono l’Italia nelle ultime fasi della seconda guerra mondiale, stragi che in Toscana videro un picco di violenza inaudito con quasi 4.500 morti tra i civili, con la volontà di scongiurare il loro ripetersi, momento in cui il dolore si è intrecciato con il bisogno di giustizia. La lapide che ricorda la strage di Castello, ci giunga sempre come monito a non dimenticare gli orrori della guerra e dell'importanza di promuovere i valori della pace e della dignità della persona attraverso il dialogo, la tolleranza e la coesione sociale. E’ necessario continuare a trasmettere alle generazioni future i valori ed i ricordi delle esperienze dei padri. Quello che ricordiamo oggi è stato un crimine di guerra senza attenuanti. Condanniamo l’odio e l’orrore proprio di ciascuna guerra. Giunga oggi il messaggio di cordoglio del Consiglio Comunale tutto".

 

 

 
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