Attacco hacker al sito della scuola, Micillo: "Propaganda, non terrorismo"
Il Questore: "Un caso che sia colpita Scandicci". Prefetto Varratta: "Non c'è da allarmarsi"
martedì 17 febbraio 2015 14:24
E' tornato alla normalità, in mattinata, il sito internet dell'Istituto comprensivo scolastico uno di Scandicci, che nel fine settimana era stato oggetto di un attacco hacker da parte di islamici, a firma Moroccan Islamic Union Mail.
Gli investigatori sono al lavoro, e secondo le prime ricostruzioni gli hacker si troverebbero all’estero, presumibilmente proprio nei paesi arabi. Saranno le indagini, affidate ai carabinieri della compagnia di Scandicci, a dover risalire alla loro ubicazione. Come riporta La Nazione, arrivano intanto le parole del Questore di Firenze, Raffaele Micillo, che commenta:
“Il fatto è puramente casuale. Questa sigla, M.I.U.M., era già nota, avendola trovata in altri attacchi ad aziende di altre città italiane. E' un caso che sia stato colpito Scandicci. Un attacco ad un'estensione del governo italiano? Non abbiamo elementi per ipotizzare questo. E riteniamo che l'attacco non c'entri neanche con il fatto che in quella scuola si tengono corsi di arabo. Si tratta di propaganda, non terrorismo. Nel video si parla della vita del profeta Maometto, ma non c'è esaltazione del terrorismo, non abbiamo motivo di allarmarci”.
Sulla stessa lunghezza d'onda il Prefetto di Firenze, Luigi Varratta, che spiega: “Stiamo valutando e cercando di capire perché è stato attaccato il sito internet proprio di questa scuola. Servono approfondimenti ma non c'è da allarmarsi. È certamente preoccupante quello che sta accadendo, per questo motivo l'attenzione sta salendo da parte delle forze dell'ordine come della diplomazia internazionale, però non abbiamo ricevuto altri particolari segnali o avvisaglie. La situazione è circoscritta e ci stiamo lavorando”.