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Mercatone Uno, parla una dipendente: 'Avvisati del fallimento via Whatsapp'

"Noi vogliamo lavorare"

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sabato 08 giugno 2019 11:44

24 Maggio 2019. Per 31 lavoratori del Mercatone Uno di Calenzano questa data rappresenta l'inizio di un incubo. E tutto avviene tramite Whatsapp. Pina De Riso, rappresentante sindacale Cisl del punto vendita ci ha raccontato cosa è accaduto quel giorno.

 

Facciamo un passo indietro...come siamo arrivati qui?

"La Shernon Holding aveva acquistato dall'amministrazione straordinaria 8-9 mesi prima, ad Agosto 2018, 55 punti vendita, di cui 49 aperti. Altri 6 punti vendita dovevano essere aperti, c'erano le date stabilite, ma non sono mai stati aperti. Da 3700 siamo arrivati a 1860 lavoratori. Nel nostro punto vendita noi eravamo tutti full time e siamo diventati tutti part time. Ci hanno ridotti all'osso. Il 10 Aprile 2019 abbiamo saputo che la Shernon Holding avveva chiesto di entrare in concordato preventivo, ma non ci immaginavamo tutto questo. "

 

Cosa è successo da Agosto in negozio?

"Da Dicembre 2018 molti dei fornitori non consegnavano più la merce, solo qualche referenza. Ma tutto scorreva normale. Dieci giorni prima l'azienda ci ha detto di non prendere nuovi ordini, ma di vendere solo i prodotti in mostra o nei magazzini."

 

Cosa è successo il 24 Maggio?

"Ci è arrivato un messaggio via whatsapp da parte della direzione (che era stata avvisata allo stesso modo). C'era scritto che c'era stato questo fallimento e che i negozi rimanevano chiusi fino a data da destinarsi. Sabato 26 maggio durante la mattina ci siamo ritrovati davanti al negozio e stiamo ancora facendo presidio."

 

E ora?

"Non siamo formalmente licenziati, siamo sospesi. Per questo non possiamo chiedere ammortizzatori sociali. L'ultimo stipendio risale a fine Aprile. Le ferie non godute, ore di permesso, straordinari finiranno nel passivo dell'azienda. Siamo 31 lavoratori con un'età media di 40/50 anni. "

 

Cosa hanno fatto e stanno facendo le istituzioni?


"Il 27 Maggio al Mise abbiamo incontrato il ministro Luigi Di Maio che ha promesso di aiutarci. Nella giornata di giovedì 6 Giugno abbiamo incontrato il sindaco di Calenzano, assolutamente disposto a trovare una soluzione. Sempre il 6 Giugno abbiamo consegnato una lettera al ministro Matteo Salvini che ha promesso di interessarsi alla questione che riguarda tutta Italia e un'azienda che era un marchio famoso. Il 13 Giugno, inoltre, avremo un incontro con la Regione a cui parteciperà anche il Presidente Enrico Rossi. Le istituzioni sono disposte ad aiutarci ed è di oggi, venerdì 7 giugno, la notizia che il tribunale di Bologna ha dato l'ok per una nuova amministrazione straordinaria. "

 

Sono molti i clienti rimasti con un pugno di mosche?

"Il nostro portafoglio ordini era di 200 mila euro, per fare un ordine occorreva lasciare un acconto di almeno il 50%. Quindi la cifra che i clienti hanno versato è di circa 100mila euro che, probabilmente, saranno inseriti nel passivo dell'azienda. "

 

Cosa chiedete alle istituzioni? 

"Di poter accedere agli ammortizzatori sociali ma, sopratutto, di lavorare. A noi va bene anche una ricollocazione. Noi vogliamo lavorare"

 

 

 
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