Avrebbero messo a segno furti in appartamenti e case in più province della Toscana.

I carabinieri della Compagnia di Firenze hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto quattro persone, ritenute responsabili di numerosi furti in abitazione, nei primi mesi del 2019, effettati tra le province di Firenze, Pisa e Pistoia. 

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, è stata avviata lo scorso mese di gennaio quando, a seguito di un furto in abitazione commesso a Pontassieve, era stata rubata un’autovettura, segnalata pochi giorni dopo nello stesso comune da colleghi del posto e poi avvistata a Bagno a Ripoli da una donna, anch’essa vittima di furto.

I mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento e l’analisi del tracciato del dispositivo GPS con il quale veniva monitorata l’autovettura hanno permesso di documentare, solo nei giorni del 17, 18 e 19 gennaio, circa 15 furti in abitazione commessi nell’area ricompresa tra i comuni di Firenze, Fiesole, Dicomano, Vicchio, Bagno a Ripoli e Borgo San Lorenzo. Per questi, un ulteriore riscontro è arrivato dal riconoscimento, da parte delle persone offese, di alcuni beni asportati e successivamente ritrovati all’interno dell'autovettura, recuperata il 22 gennaio a Sesto Fiorentino.

Gli operanti hanno rintracciato nuovamente i quattro soggetti che, nel frattempo, con analogo modus operandi, erano entrati in possesso di una nuova autovettura, rubata a San Casciano Val di Pesa. I nuovi servizi di osservazione e pedinamento hanno dimostrato, dal 7 al 10 marzo, la commissione di ulteriori furti nei comuni di Fiesole, Pontassieve, Bagno a Ripoli e Montescudaio, Terricciola e Collesalvetti, in provincia di Livorno. 
 

I ladri cambiavano spesso il domicilio, per evitare di suscitare interesse nel vicinato, e avevano una elevata mobilita nel territorio toscano cambiando continuamente autovetture.

La svolta investigativa è avvenuta quando sono state individuate le due abitazioni in Montecatini Terme dove le quattro persone, tra i 31 e i 39 anni e di origini albanesi, domiciliavano e custodivano parte della refurtiva. 

Gli indagati, che sono stati bloccati tra Pisa e Montecatini Terme, rende noto l’Arma in una nota, si erano specializzati in vere e proprie incursioni in zone poco abitate, dove gruppi di case, dopo l’effrazione, venivano depredate con azioni fulminee.
 

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