Firenze, alla scoperta delle antiche carceri con le visite di Enjoy Firenze
In programma anche un percorso cittadino sulla storia della congiura dei Pazzi
venerdì 12 ottobre 2018 16:44
E' dedicato alle antiche carceri, alla scoperta dei luoghi di detenzione fiorentini, il primo appuntamento del fine settimana di Enjoy Firenze, insieme ad un percorso cittadino sulla congiura dei Pazzi. Sono questi i due appuntamenti in programma per il weekend del 13 e 14 ottobre, firmati Enjoy Firenze, il cartellone di percorsi guidati alla scoperta dei tesori artistici e architettonici di Firenze e della Toscana in compagnia di esperti e archeologi curato da Cooperativa Archeologia (pingresso a pagamento alle visite, prenotazione obbligatoria allo 055-5520407 e a turismo@archeologia.it).
Entrambi gli appuntamenti, accomunati dal titolo “Storie di fatica e rabbia” sono inseriti nel calendario di Estate Fiorentina 2018.
Si parte sabato 13 ottobre alle 17 con una passeggiata nel centro storico alla scoperta degli antichi luoghi di detenzione fiorentini, che ripercorre la loro storia dal medioevo ai giorni nostri. L’itinerario partirà dal Bargello dove all'angolo con via Ghibellina si trova, inglobata, nel fianco del palazzo, la torre "Volognana", nei cui sotterranei ebbe per secoli angusto spazio la prigione, e attraverserà il centro storico della città toccando i luoghi dove un tempo si trovavano altri edifici di detenzione, concludendosi alle Murate, principale carcere della città fino al 1983.
Si prosegue domenica 14 alle 16 con il percorso cittadino sulla storia e sui luoghi della congiura dei Pazzi, la cospirazione ordita dalla famiglia dei banchieri fiorentini per stroncare, con l’appoggio del papato, della Repubblica di Siena e del Regno di Napoli, l’egemonia dei Medici sulla città di Firenze. Il percorso inizierà da Palazzo Medici, residenza di Lorenzo e Giuliano dei Medici, per proseguire in Piazza Duomo, luogo dell’agguato, fino a Palazzo Pazzi, dell’architetto Giuliano da Maiano, in Via del Proconsolo, per terminare al Bargello dove vennero impiccati alcuni congiurati, di cui resta un famoso il disegno di Leonardo da Vinci, che assistette all'impiccagione in questo luogo di Bernardo Bandini Baroncelli.