Uffizi, donato un milione di dollari per i restauri di Palazzo Pitti
La donazione da parte di Veronica Atkins per il restauro della Sala di Bona
giovedì 04 ottobre 2018 19:05
Un milione di dollari, a tanto ammonta la donazione elargita a beneficio delle Gallerie degli Uffizi da parte di Veronica Atkins, esponente di spicco dei Friends of the Uffizi, associazione americana no-profit consorella degli Amici degli Uffizi.
La nota mecenate, vedova del cardiologo Dottor Robert C. Atkins, presidente del Consiglio di Amministrazione del Parrish Art Museum di Water Mill, New York, capo della Dr. Robert C. and Veronica Atkins Foundation nonché del Atkins Young Artists Program, con questa donazione permetterà il restauro di un ambiente di Palazzo Pitti.
Buona parte della somma elargita verrà infatti destinata al restauro della cosiddetta Sala di Bona, una delle più antiche dell’intero complesso, che aveva probabilmente la funzione di anticamera, ovvero la stanza dove si sostava in attesa di essere presentati al Granduca. Questo spazio solenne fu completato intorno al 1590, ma si attese fino al 1607, anno della presa della città di Bona in Tunisia da parte dei Cavalieri di Santo Stefano, prima di iniziare la decorazione delle pareti e della volta con la rappresentazione de Le vittorie di Ferdinando I de’ Medici contro i Turchi e, appunto, la Conquista della città di Bona che dà il nome alla sala. L’autore del ciclo di pitture murali che ne riveste tutte le superfici architettoniche è il pittore fiorentino Bernardino Poccetti (1548-1612).
Allo stato attuale le pitture sono annebbiate e alterate da uno spesso strato di fissativo di restauro, ingiallitosi e scuritosi nel tempo, e il restauro intende in primo luogo far rivivere le tinte più chiare e brillanti utilizzate dall’artista. Con questo intervento verranno risolti inoltre altri fenomeni di degrado, tra i quali l’esfoliazione del colore nelle campiture della volta e diffusi fenomeni di distacco degli intonaci. Il restauro sarà affidato all'Opificio delel Pietre Dure.
Il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, commenta che “questi episodi di rara generosità segnano una svolta non solo nella storia delle Gallerie degli Uffizi, ma anche della città. Molti fiorentini non conoscono la Sala di Bona, un vero gioiello incastonato tra gli ambienti di Palazzo Pitti, perché le condizioni attuali non permettono di ammirare appieno le scene raffigurate sulle pareti. Grazie a questa donazione e ai restauri che l’Opificio delle Pietre Dure – un’eccellenza fiorentina nel campo - potrà finalmente intraprendere, tutti potranno apprezzare non solo la grandezza di un pittore come Bernardino Poccetti, ma anche conoscere episodi fondamentali della storia medicea. Questo esempio interessantissimo della pittura di primo Seicento torna ora a rivivere grazie alla generosità di una donatrice straniera, a riprova che l’arte è patrimonio universale, che le Gallerie degli Uffizi sono custodi di un immenso tesoro, e che ad ogni latitudine si sente il richiamo a proteggerlo”.
Maria Vittoria Colonna Rimbotti, Presidente degli Amici degli Uffizi e dei Friends of the Uffizi, aggiunge: “Tra i Friends of the Uffizi, la signora Veronica Atkins rappresenta per me l’esempio più emblematico e virtuoso del vero mecenatismo, nato da noi nel Rinascimento, ma molto più sentito negli Usa. Forse è merito della lunga pratica della defiscalizzazione applicata in America, che ha svolto una funzione educativa e di sensibilizzazione: di fatto devo riconoscere che i donatori e sostenitori americani sono molto attenti e interessati al valore artistico dei restauri, piuttosto che al ritorno dell’immagine pubblicitaria”.
In foto immagini della Sala di Bona