Ospedale Mugello, simulazione sul percorso assistenziale dell'ictus
Per ottimizzare il trattamento di questa patologia
lunedì 01 ottobre 2018 17:46
Nella giornata di domani, martedì 2 ottobre, all’ospedale del Mugello si terrà una simulazione sul percorso assistenziale dell’ictus ischemico acuto, per ottimizzare il trattamento di questa patologia che è inserita nel protocollo delle “reti cliniche tempo dipendenti” regionali.
Il test sarà condotto da un organismo terzo –Angels- Acute Network striving for Excellence in Stroke”- su un caso clinico già selezionato. Il paziente, sarà seguito in tutte le sue fasi: dall’esordio dell’ictus con i primi sintomi, all’inizio del trattamento e alle successive terapie. La gestione dell’ictus, dall’arrivo in Dea all’inquadramento diagnostico, consentirà a tutte le categorie professionali coinvolte di identificare i punti di forza e le eventuali criticità dell’intero percorso, con particolare attenzione alla successione dei momenti chiave e alla tempistica dell’intervento.
La simulazione, come riporta una nota dell'Ausl Toscana Centro, riguarderà un gran numero di professionisti e le relative strutture di appartenenza: operatori della Centrale Operativa 118 Firenze-Prato, diretta dalla dottoressa Lucia De Vito, equipaggi di soccorso della Pubblica Assistenza e Misericordia di Borgo San Lorenzo, medici, infermieri, operatori socio sanitari (OSS) del pronto soccorso diretto da Roberto Vannini, neurologi e medici internisti, diretti dal dottor Stefano Spolveri che è anche uno dei referenti a livello regionale per l’ictus, anestesisti-rianimatori, radiologi, medici e tecnici del laboratorio analisi. In pratica verrà interessato l’intero team multidisciplinare, che, normalmente, gestisce tutto il percorso Stroke fin dall’accesso in pronto soccorso e nella fase acuta della malattia: gli operatori svolgeranno, quindi, il ruolo che compete alla propria figura professionale, seguendo il normale protocollo ictus ospedaliero.
Una successiva simulazione, nei prossimi giorni, terrà conto delle azioni di miglioramento possibili.
L’Ospedale del Mugello è inserito nella rete regionale “Stroke” e, come negli altri sette Ospedali dell’Azienda USL Toscana centro (Prato, San Giovanni di Dio, Pescia, Pistoia, Empoli, Santa Maria Annunziata e Santa Maria Nuova), dispone di reparti specializzati, con letti a carattere sub intensivo per il monitoraggio delle funzioni vitali attivi 24 ore su 24 e garantisce entro le prime 4 ore e mezza dall’insorgenza dei primi sintomi il trattamento già in pronto soccorso mediante la terapia trombolitica e i necessari accertamenti diagnostici.
In questi primi 9 mesi del 2018 all’Ospedale del Mugello sono stati in totale ricoverati 108 pazienti con ictus cerebrale di cui l’80% di questi erano ischemici (dovuti all’ostruzione di un’arteria al cervello) e 20% sottoposti al trattamento trombolitico.
Nel 2017 erano invece stati ricoverati 134 casi di ictus cerebrale; l’80% di questi erano ischemici ed il 13% sottoposti a trattamento trombolitico. I dati sono in linea con i risultati dell’intera USL Toscana Centro.