Firenze, aggredita in strada, sequestrata e violentata: arrestato un 33enne
La ragazza è stata trovata dagli agenti rintracciando il telefono
sabato 21 luglio 2018 15:47
Un uomo di 33 anni è accusato di sequestro di persona, violenza sessuale, lesioni personali e minacce aggravate. E' iniziato tutto alle 14 di ieri, venerdì 20 luglio, quando un uomo ha chiamato il 113 dicendo di essere preoccupato per la sorella che la notte precedente, dopo essere scesa in serata per fare una passeggiata, non era più tornata a casa.
Sono stati avviati tutti gli accertamenti necessari per risalire all’ultima cella agganciata dal telefonino della ragazza. Il cellulare viene localizzato in zona Careggi, come riporta una nota della questura. Gli agenti riescono così a risalire alla dimora di un cittadino marocchino di 33 anni, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti e anche per un tentato omicidio di otto anni orsono.
I poliziotti giunti sul posto bussano alla porta, inizialmente senza risposta e stanno quasi per abbattere la porta, quando una piccola finestra dell’appartamento dell’abitazione si apre, e si affaccia il 33enne che, alla richiesta su chi ci fosse nell’appartamento, risponde in maniera vaga e confusa, cercando di sviare l’argomento.
Solo dopo diverse insistenze la porta viene aperta. Gli agenti entrano in casa ed al piano superiore trovano una ragazza 32enne, anche lei di origini marocchine, in stato di shock e con delle ferite alle labbra. La ragazza, sofferente in volto, ringrazia i poliziotti e racconta tutto agli agenti.
Giovedì sera era uscita da casa verso le 20 per farsi una passeggiata. Mentre camminava è stata raggiunta dal connazionale che l’ha presa per i capelli e le ha detto di non urlare. Arrivati nell’abitazione di lui dopo aver percorso un lungo tratto a piedi, è stata picchiata e abusata sessualmente.
Il cittadino marocchino, sottoposto a fermo di indiziato di delitto con l’accusa di sequestro di persona, violenza sessuale, lesioni personali e minacce aggravate, si trova ora nel carcere di Sollicciano, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.