Campi e Signa, la finanza controlla le imprese nei capannoni: 250mila euro di sanzioni
Controllati 62 lavoratori, 35 erano senza contratto
martedì 10 luglio 2018 15:40
Si è svolto nei giorni scorsi, un servizio congiunto nelle ore notturne ad opera della guardia di finanza, con funzionari appartenenti all’Azienda Sanitaria Locale ed all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, per contrastare fenomeni di lavoro “sommerso” individuati all’interno di 5 capannoni cossidetti “alveari”, nei Comuni di Signa e Campi Bisenzio, dove operavano 7 imprese dedite alla produzione di vestiario e accessori in pelle.
L’intervento, preceduto da attività info-investigativa svolta dai militari del Gruppo di Firenze, ha consentito di individuare all’interno delle strutture ispezionate, risultate essere particolarmente fatiscenti, come riporta una nota della Gdf, 62 lavoratori di origine cinese e pachistana intenti a lavorare in condizioni di particolare degrado, in ambienti privi di qualsiasi requisito di sicurezza ed, in alcuni casi, non in possesso di regolare permesso di soggiorno.
Più in particolare, dei 62 lavoratori controllati: 18 sono risultati “irregolari”, ovvero aventi un contratto di lavoro non rispondente però alla reale attività svolta (ad esempio part time anziché full time); 35 completamente privi di contratto di lavoro, dei quali 23 erano soggetti “clandestini” sul territorio nazionale. All’esito dei controlli e delle operazioni di identificazione, sono stati segnalati alla locale Procura della Repubblica di Firenze oltre ai 23 clandestini, anche 5 datori di lavoro per aver impiegato alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno (fattispecie penale prevista dall’art. 22, commi 12 e 12-bis, del citato decreto).
È stata disposta, contestualmente, la sospensione dell’attività a cura dell’Ispettorato del Lavoro nei confronti di 6 delle 7 ditte controllate. L’ASL di Firenze, invece, ha provveduto a contestare autonomamente violazioni alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro nonché a rilevare le scarse condizioni igienico-sanitarie dei capannoni.
Le sanzioni amministrative comminate nei confronti dei datori di lavoro e delle persone clandestine sorprese durante le attività di servizio ammontano complessivamente a circa 250mila euro.