Firenze, aveva trasformato il retrobottega in una macelleria e pescheria abusiva
Oltre 5mila euro di multa e più di 120 chilogrammi tra carne e pesce sequestrati
venerdì 06 aprile 2018 13:18
Aveva trasformato il retro del suo negozio in una macelleria dove sezionava carne e pesce senza avere nessun tipo di autorizzazione.
La polizia Municipale è iintervenuta con un blitz Mercoledì 4 Aprile dopo un reclamo di alcuni residenti per il rumore: nella corte condominiale su cui si affaccia il retrobottega dell’attività rimbombavano infatti ripetuti colpi fino a notte fonda. Così è avvenuta la scoperta: il retrobottega del minimarket era stato trasformato in una macelleria senza alcuna autorizzazione e senza le necessarie attrezzature .
Gli agenti hanno sorpreso il titolare, 43enne cittadino del Bangladesh che gestisce l’attività insieme al figlio 20enne, intento a sezionare enormi quantità di carne bovina con una mannaia. I grossi pezzi di carne non avevano l’indicazione della provenienza e venivano sezionati in un ambiente non idoneo (una volta tagliati venivano messi a terra su un telo di plastica). La carne già tagliata era stata posta in sacchetti della spesa pronta per essere venduta.
In altri sacchetti sono stati trovati anche una quarantina di chilogrammi di pesce congelato, tagliato dallo stesso titolare per essere venduto sfuso. Gli agenti del Reparto Amministrativo hanno quindi sequestrato tutto e chiesto l’intervento dell’ASL. E nella giornata di ieri infatti sono scattate le operazioni della sezione igiene alimentare da parte degli addetti dell’Azienda sanitaria.
Per il titolare sono scattate diverse sanzioni per altrettante violazioni: prima di tutto l’attività di macelleria abusiva visto che non aveva inoltrato la necessaria Dia (3.000 euro), poi la mancanza dei requisiti di igiene (1.000 euro) e ancora la non tracciabilità della carne (ulteriori 1.500 euro).