Bagno a Ripoli, la rievocazione storica della Passione di Cristo
Una tradizione che risale ai primi decenni del XVII secolo
lunedì 19 marzo 2018 12:00
Secondo una tradizione popolare documentata anche da notizie storiche, la Rievocazione storica della Passione di Cristo a Grassina risale ai primi decenni del XVII secolo, si legge sul sito del Comune di Bagno a Ripoli.
La manifestazione che ha il patrocinio dell'Unione Europea, della Regione Toscana, della Città Metropolitana di Firenze e dei Comuni di Firenze e Bagno a Ripoli torna anche quest’anno con eventi già a partire da sabato 24 marzo.
Ad aprire il programma sarà infatti, alle ore 21.15, presso l’Acli di Grassina, il 'Concerto di Pasqua' della Filarmonica Cherubini diretta dal maestro Carmelo Mobilia e del Coro Sociale di Grassina diretto dal maestro Ginko Yamada.
Venerdì 30 marzo, sarà la volta della rievocazione storica della Passione di Cristo che, si legge sul sito del Comune di Bagno a Ripoli, si compone di due parti: il Corteo storico, con la partecipazione di circa 500 figuranti in costume d’epoca; e le scene della vita e Passione di Cristo sul Calvario, interpretate da circa 80 personaggi.
Alle ore 21.00, partirà il Corteo Storico per le vie del paese, preceduto dal Discorso della Montagna e dal Processo di Ponzio Pilato a Gesù. Alle 21.15, inizieranno le scene presso il Calvario, sulla collina di Mezzosso, in via Tina Lorenzoni.
Per motivi di sicurezza, dalle ore 19.30 la circolazione sarà vietata a tutti i mezzi che non siano di soccorso o d’emergenza.
“Un paese intero, un’intera comunità che la sera del Venerdì Santo si riunisce con centinaia di persone che scendono in strada e sfilano insieme, una al fianco dell’altra – ha commentato il sindaco Francesco Casini - Indosso, abiti dalle fattezze antiche confezionati nei minimi dettagli, che diventano cimeli preziosi, passati di generazione in generazione. E poi scene e coreografie che ripercorrono la Passione del Cristo, memorizzate durante lunghi mesi di preparativi trascorsi in gruppo a ripeterle. Credo che sia soprattutto questo ciò che rende profondamente grande, bella ed emozionante la Rievocazione Storica di Grassina. Il suo volto corale, la partecipazione di comunità che riesce ad innescare, il sentimento popolare e l’attaccamento alla tradizione da cui scaturisce, puntuale e attesissima ogni anno”.