Firenze e il sindaco Nardella ricevono il Premio Pio Alferano
Il riconoscimento della Fondazione Pio Alferano
domenica 23 luglio 2017 12:11
Un premio per il sindaco di Firenze dalla Fondazione Pio Alferano. “A Dario Nardella sindaco della più bella città del mondo, la governa con lo spirito musicale che gli viene dal suo originario mestiere, cercando di restituirle l'ordine che è proprio della sua storia e del pensiero che si fa letteratura, arte, architettura. Firenze è l'Italia....occorre amministrarla con delicatezza... Ci vuole rispetto. E ci vuole orgoglio. Firenze è di tutti, ma ognuno ha il compito di contribuire a conservarla integra e bella. E il sindaco è come il guardiano di questo giardino. Il premio a Firenze e al suo sindaco è un premio all'Italia”.
Questa la motivazione alla base del riconoscimento che la Fondazione Pio Alferano ha assegnato a Dario Nardella ieri sera nel corso di una manifestazione a Castellabate.
“Sono particolarmente onorato – ha dichiarato il sindaco - perché questo riconoscimento premia la politica con cui Firenze sta affrontando i problemi propri di una città turistica trasformandoli in opportunità. Si tratta di uno stimolo per il nostro lavoro e una gratificazione per coloro che in quest'opera hanno creduto e si sono costantemente impegnati”.
Il premio è rappresentato simbolicamente da una scultura in ceramica dell'artista di Caltagirone Nicolò Morales, dal titolo Mediterraneo. Oltre al sindaco Nardella sono stati insigniti del riconoscimento anche il regista Pupi Avati, la giornalista Livia Azzariti, lo scrittore Paolo Crepet, l’artista Piero Guccione, il generale dei Carabinieri Giovanni Nistri, il presidente di FareAmbiente Vincenzo Pepe, l’editore Franco Maria Ricci, gli imprenditori Antonio Longo e Corrado Del Verme (Santomiele), l’attore Ricki Tognazzi, l’attrice Simona Izzo e lo chef Gianfranco Vissani. Un Premio speciale del Comune di Castellabate è stato consegnato a Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice.
La Fondazione Pio Alferano e Virginia Ippolito è nata nel 2012 per volontà della signora Virginia, per onorare e ricordare la memoria di suo marito, il generale dei Carabinieri Pio Alferano, che negli anni settanta fu al comando del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri.