Artigianato e Palazzo, XXIII edizione tra Fiori d'Arancio, ricette e il rinascimento del 'fatto a mano'
La XXIII edizione di Artigianato e Palazzo, fiore all’occhiello della manifattura di qualità
lunedì 22 maggio 2017 16:19
Firenze, Giardino Corsini. La mostra dell’artigianato di qualità, giunta alla XXIII edizione, si è svolta con successo e con la soddisfazione degli organizzatori Neri Torrigiani e la principessa Giorgiana Corsini.
La location non ha tradito le aspettative, il Giardino Corsini si conferma eccezionale teatro per le manifestazioni, con l’aiuto del tempo che ha paventato pioggia ma che effettivamente non ha mai guastato l’andamento dell’evento.
Ad inaugurare ‘Artigianato e Palazzo’ è stato il sindaco di Firenze Dario Nardella, che come tutti gli hanni ha garantito la presenza in fiera. Dopo le rituali foto con i bambini di alcune scuole elementari di Firenze ha pronunciato il suo discorso, incentrato sul ruolo fondamentale dell’artigianato a Firenze.
‘Non c’è nulla di più innovativo del mestiere dell’artigiano. Perchè l’artigiano, con le proprie mani, dal nulla, inventa. Che si tratti di una cornice, di un’opera d’arte o di un pezzo di ferro battuto, inventa sempre qualcosa di unico. E se è vero che viviamo in un mondo globalizzato dove ci sono grandissimi copiatori, è vero che Firenze è unica come i nostri artigiani. E i più grandi copiatori non potranno mai riprodurre il patrimonio genetico di creatori ed inventori fiorentini. A noi il compito di difendere questo gene. Evviva Artigianato e Palazzo, evviva i nostri artigiani.’ Così ha parlato Dario Nardella dal loggiato di Palazzo Corsini inaugurando la mostra.
Tanti artigiani fiorentini e da tutta Italia, dalle botteghe dell’Oltrarno, agli artigiani inglesi della seta. Artigiani profumieri spagnoli, alle edizioni di libri su Firenze Clichy.
Il ruolo della ‘bottega’ ad Artigianato e Palazzo diventa fondamentale. I visitatori, i curiosi, hanno potuto interfacciarsi direttamente con gli artigiani ed acquistare i prodotti di pregio.
Per Firenze si contraddistinguono il Consorzio Il Cappello, dal 1986 produttore di cappelli in paglia, tradizione storica d’appannagio fiorentino. Poi il maestro calzolaio Mario Bremer, con le sue scarpe di assoluta raffinatezza e pregio. L’Officina Santa Maria Novella con i profumi famosi in tutto il mondo.
Ricette di Famiglia: ogni giorno si è svolto l’appuntamento dedicato al mondo del food, presentato da Annamaria Tossani. Sotto il tendone a strisce rosse e bianche sono andate in scena le ricette in abbinamento con un artigiano e le sue creazioni. Il primo giorno in abbinamento con lo chef Cristian Giorni di Desinare e il suo risotto alla crema di piselli, alga e liquirizia è andato in scena il fotografo di matrimoni Edoardo Agresti. Continuate poi, venerdì 19 maggio con Simona Giordano, massima esperta di flower design per matrimoni che ha ripercorso la storia degli allestimenti floreali nel corso dei secoli. Ed infine, sempre accompagnata dallo chef Cristian Giorni, la giornalista Eva Desiderio ha parlato di matrimoni regali. Il tema della XXIII edizione di Artigianato e Palazzo è stato infatti ‘Fiori d’Arancio’, legata filo diretto con il settore dei matrimoni.
Oltre agli espositori, alla manifestazione hanno partecipato anche i vincitori del concorso ‘Blogs and Craft’ dedicato a 10 artigiani under 35 e a blogger. Inoltre nel corso della manifestazione sono stati assegnati dei premi. Uno scelto dal pubblico, che ha avuto modo di votare la bottega preferita. Il premio ‘Perseo’ è stato vinto da Mosaici Lastrucci. Mentre il premio ‘Source’ se lo è aggiudicato Raro Atelier di borse e il premio ‘Fiori d’Arancio’, l’associazione Trisomia Ventuno.
La manifestazione ha chiuso i battenti domenica 21 maggio, dando appuntamento al prossimo anno, cercando di diventare sempre di più un ‘distillato di Firenze’ (per usare le parole del sindaco Nardella) e un punto di riferimento per una filiera, quella dell’artigianato, che sta vivendo sempre di più un rinascimento.