Rogo a Sesto, il sindaco Falchi: ‘Dolore per la perdita di una vita umana’
Tema attuale quello dell'occupazione del territorio dell'Osmannoro
giovedì 12 gennaio 2017 19:26
Il rogo avvenuto ieri sera, mercoledì 11 gennaio, nello stabile dell’ex mobilificio in via Avogadro è stato il tema centrale della seduta del Consiglio Comunale di Sesto Fiorentino, che si è tenuta questo pomeriggio.
“Voglio esprimere il mio cordoglio e il mio dolore per la perdita tragica di una vita umana e penso di poterlo fare a nome di tutta la comunità di Sesto Fiorentino – ha dichiarato il sindaco Lorenzo Falchi nel corso della seduta – E condivido la scelta del Presidente del Consiglio Comunale e dei vari gruppi consigliari, in segno di lutto, di dedicare questo Consiglio Comunale interamente alla discussione dei fatti avvenuti questa notte”.
“Sono stato ieri sera tempestivamente informato dalla Polizia Municipale, che si trovava già sul luogo insieme ai Vigili del Fuoco, ai mezzi del 118, alle forze dell’ordine e ai volontari della Protezione Civile – ha continuato Falchi – Potete immaginare la difficoltà nel gestire e far fronte a tale situazione. Io, insieme al vicesindaco Damiano Sforzi e all’assessore alle politiche sociali Camilla Sanquerin, appena possibile ci siamo diretti all’Osmannoro in via Avogadro”.
Immediata la soluzione di piazzare due tende riscaldate della Protezione Civile in piazza Marconi per ospitare i migranti e il sostegno anche di associazioni come Caritas e Auser per distribuire colazione e pasti caldi agli stranieri “sfollati”.
Il Sindaco ha altresì evidenziato come l’impossibilità da parte del Comune di Sesto Fiorentino di fronteggiare da solo a un’emergenza di questa portata, ma ha sottolineato la necessità di una collaborazione tra tutte le istituzioni: Comune di Firenze, la Città Metropolitana, la Regione e la Prefettura.
Falchi ha ricordato come la situazione di via Avogadro fosse nota dal dicembre 2014, situazione non isolata, infatti, il Sindaco aveva già fatto richiesta di un incontro alla Regione Toscana per trattare il tema dell’occupazione del territorio sestese, in particolare del quadrante dell’Osmannoro.