Villa Fabbricotti, perchè non si deve vendere? [INTERVISTA]
Intervista al Comitato
venerdì 05 agosto 2016 17:30
Dal 17 Maggio la Regione Toscana ha inserito Villa Fabbricotti nela lista dei beni alienabili, scatenando le ire dei residenti del Quartiere 5 che hanno fondato il Comitato contro la "s" vendita di Villa Fabbricotti ; è dle mese scorso - invece- la notizia che nonostante la possibile vendita dell'edificio il parco rimarrà di pubblico utilizzo.
Alla luce di questo risultato, abbiamo intervistato il Comitato.
1) Che cosa rappresenta per voi e per il Quartiere 5 Villa Fabbricotti e perchè vi opponete alla sua vendita?
Villa Fabbricotti, con il suo parco, è un polmone verde per l'intero quartiere, frequentato quotidianamente, e per tutto l’anno, da centinaia di cittadini, fra anziani, disabili (non essendoci barriere architettoniche), famiglie intere, studenti, boy-scout, comunità straniere, corridori e altri sportivi, cani con i loro padroni. Chi vi passeggia, socializza e fa conversazione, chi gioca, chi studia, chi fa sport, chi organizza picnic o tiene corsi. Vi sono stati organizzati corsi, spettacoli teatrali, concerti, feste, in un’area povera di spazi di aggregazione. Il Parco rappresenta per l’intera cittadinanza un luogo di incontro, aggregazione e integrazione, di benessere e salute. E' un pezzetto del sistema di welfare, dello stato sociale della nostra città, particolarmente prezioso in momenti storici come questo, in cui le disuguaglianze e l'esclusione sociale aumentano, producendo situazioni di disperazione individuale che possono sfociare nella violenza. Un parco pubblico come questo é un'oasi a disposizione di tutti, in cui anche chi non possiede nulla può per un po' sentire di avere qualcosa che lo lega alla città e alla comunità; ma anche il cittadino del ceto medio, che a causa della crisi non può spostarsi o deve ridurre le sue vacanze, vi può trovare un po' di fresco e di pace. La cittadinanza appena l'anno scorso aveva confermato il proprio interesse per il parco invocando l'estensione dei suoi orari di apertura. Il Parco, poi, è compreso in un complesso di giardini tra loro collegati, con il giardino Baden-Powell e il Parco del Museo Stibbert. La Villa in questo sistema di verde è fondamentale, perché consente di superare agevolmente e piacevolmente a piedi attraverso i suoi tornanti alberati il dislivello tra il quartiere e la collina di Montughi, dove si trovano gli altri parchi. E' un percorso molto utilizzato non solo dai cittadini, ma anche dai turisti che sempre più si recano al Museo Stibbert. Chiudere questo spazio avrebbe quindi un impatto devastante sull’intera zona, alterandone irrimediabilmente il fascino e la vivibilità. Ma la cittadinanza intera ne risentirebbe, perché il parco è conosciuto ben al di fuori del quartiere.
2) Quale soluzioni alternative alla vendita vi sentite in grado di proporre alla Regione?
Premettiamo che, da semplici cittadini ed elettori, il nostro ruolo é in primo luogo di far presente alle istituzioni, l'importanza della Villa per il quartiere, qualora non se ne siano rese conto; e la nostra opposizione a qualsiasi progetto che possa comprometterne la fruibilità attuale. Le soluzioni dovrebbe trovarle chi ha richiesto il mandato dagli elettori per amministrare le istituzioni e il loro patrimonio nell'interesse dei cittadini. Detto questo, non ci sottraiamo dal fare proposte: innanzitutto, riteniamo che la regione o altre istituzioni (Comune, Città Metropolitana, ecc.) potrebbero continuare a utilizzare la villa per ospitare uffici istituzionali, magari di rappresentanza, oppure altre funzioni pubbliche, come biblioteche, musei, asili nido, ecc. Molti sono gli edifici, anche di pregio, che nella nostra città sono adibiti ad uso di uffici. Qualsiasi razionalizzazione del patrimonio immobiliare pubblico dovrebbe salvaguardare prima di tutto edifici come la Villa che sono inseriti in un contesto di verde pubblico. Se proprio non fosse possibile trovare alla Villa Fabbricotti una collocazione come edificio pubblico, é comunque possibile affittare la Villa a enti diversi, anche privati, mantenendo pubblico il parco; basterebbe darla in gestione per un utilizzi ben definiti e compatibili, come le università private, o centri di esposizione. Un esempio da seguire potrebbe essere quello di Villa Strozzi in Via Pisana, di proprietà comunale, inserita in un parco aperto al pubblico, e affittata al Centro Sino Italiano di Design. In questo modo potrebbe essere garantita anche un'entrata economica per la Regione (magari nel lungo periodo puresuperiore a quello ottenibile con la vendita), però la proprietà pubblica potrebbe garantire il mantenimento dell'assetto attuale del parco. La vendita, invece, che coinvolgerebbe obbligatoriamente, oltre all'edifico, almeno una porzione del Parco (resede), per quanto la proprietà sia attualmente sottoposta a vincoli, non tutelerebbe i cittadini da eventuali alterazioni future dell'assetto del parco, che a colpi di eccezioni e varianti potrebbero essere gradualmente messe in atto nei prossimi anni, come successo altrove.
3) Come ha reagito la città al Vostro Comitato?
Centinaia di cittadini stanno firmando la nostra petizione, chi passando al Caffé all'ingresso della Villa, dove sono conservati i moduli cartacei, chi online tramite la piattaforma Change,org, oppure su facebook. Le nostre riunioni sono sempre molto partecipate, con nuovi uditori ad ogni riunione
4) Quali sono le condizioni della Villa e del Suo Giardino?
Attualmente la Villa é in ottime condizioni, così come il giardino, che é interamente calpestabile e fruibile. Certo, alcuni manufatti del parco hanno bisogno di un restauro, ad esempio una delle due rampe di scale che portano alla villa, o alcuni lampioni. Un'azione di rilancio della Villa, e del contiguo parco Stibbert sarebbe certamente auspicabile da un punto di vista estetico e di conservazione architettonica; ma anche nelle condizioni attuale la VIlla Fabbricotti e il suo parco sono perfettamente fruibili.
5) Quali sono i Vostri futuri progetti?
Abbiamo già avuto incontri con il Presidente del Quartiere 5, e con consiglieri comunali e regionali.
Il Consiglio di quartiere ha già approvato una mozione per la salvaguardia del Parco, e ci é stato assicurato che per settembre anche il Consiglio Comunale si esprimerà per ribadire e rafforzare i vincoli sulla Villa e sul parco, e impedire progetti speculativi, e chiederà alla Regione di recedere dai suoi propositi. L'obiettivo del Comitato è che la Regione rinunci alla vendita e metta a punto un assetto duraturo per la Villa e il Parco, che eviti riproposizioni future di questa ipotesi sciagurate di vendita.
Per metterlo in atto, procederemo da settembre con azioni ulteriori di sensibilizzazione della cittadinanza, attraverso volantinaggi, iniziative pubbliche nel quartiere e nella villa stessa, a carattere sia informativo che ludico, per ribadire l'importanza del Parco per la cittadinanza.
Foto del Comitato Villa Fabbricotti