Dietro le quinte e dietro una cattedra, intervista a Lorenzo Baglioni
L'attore che spopola con i suoi video che fa sold out al Teatro di Rifredi con Selfie
venerdì 11 dicembre 2015 11:15
E' molto probabile che sia riuscito a strapparvi una risata negli ultimi mesi, ma è altrettanto probabile che non conosciate bene il ragazzo che con i suoi video fa ridere Firenze, e non solo. Per esempio, sapete che passa il suo tempo dietro una cattedra oltrechè dietro le quinte? E' un insegnante di matematica al liceo, un comico, un attore un po' cantante e un toscano doc. Lorenzo Baglioni fa un sacco di cose, e a quanto pare tutte bene. Ma se lo chiedete a lui, vi dirà che è bravo a fare il bischero e a calcolare gli integrali. Adesso al Teatro di Rifredi con Selfie, proviamo ad aprire il sipario e vedere chi c'è dietro le quinte.
Qual è l'identikit di Lorenzo Baglioni?
Ho 29 anni, classe 1986, sono nato Grosseto e ho vissuto a Greve fino a cinque anni, da quando sono venuto a vivere a Firenze. Ho frequentato il liceo scientifico, ho fatto università e dottorato in matematica, e ora insegno matematica al Balducci di Pontassieve.
E con questa carriera scientifica, come sei arrivato a fare l'attore?
Cinque anni fa chiamai un amico per andare al cinema, lui fa il coreografo, e non poteva perché doveva fare audizioni per un musical, "Perché non vieni anche tu a fare il provino", mi disse. Era per The Commitmtens, avevo visto il film, e fino a quel momento avevo fatto l'attore per ridere, facendo video con mio fratello e gli amici da piccolo. Mi pareva divertente e sono andato al provino, senza sapere niente, e mi presero. Era una produzione seria, non avevo mai fatto niente, e mi presero come protagonista, mi sono divertito tantissimo e da lì ho cominciato a lavorare. Avevo appena vinto il dottorato e fin lì avevo sempre pensato di fare il matematico, se non avessi fatto quel provino probabilmente non avrei mai fatto l'attore. Ho imparato tantissimo dai registi con cui ho lavorato, Riccardo Giannini, Alessandro Riccio, Rashid con cui ho fatto Sta per piovere al cinema.
Questo è un momento positivo per te, complici anche i video divertenti che conquistano sempre molti consensi, da dove vengono?
Con mio fratello, con cui collaboro, avevamo visto monologhi su Youtube su stand up comedy e mi sarebbe piaciuto cimentarmi con questo, e decidemmo di fare una cosa del genere ma con forte componente musicale. Sette canzoni comiche con monologhi, era nato Selfie. Dopo ho iniziato a caricare video estratti da questo spettacolo, caricai quello sull'imbrocco in discoteca e ebbe 100mila visualizzazioni e iniziammo a pensare che avrebbe avuto successo, poi è uscito Le ragazze di Firenze.
Il video con Iacopo Melio di Vorreiprendereiltreno, Vengo anch'io, com'è nato?
Iacopo ci chiamò ai tempi di Le ragazze di Firenze per chiederci di veicolare il messaggio di Vorreiprendereil treno, ma voleva che fosse fatto col sorriso, no sapevamo se saremmo stati in grado. Ci venne in mente che Iannacci faceva questo, prendeva canzoni alte per renderle scanzonate, poi è venuto il testo. Il video ha avuto successo ed è esploso anche a livello nazionale, inaspettatamente, ed è stato bello ricevere messaggi di ringraziamento da parte di persone che vivono in prima persone il dramma delle barriere architettoniche. Si tende a sottovalutare questo problema e io ero il primo a non rendermi conto degli ostacoli quotidiani di un ragazzo in sedia a rotelle.
Attore, comico, cantante, mattatore... Come ti definisci?
Mi definisco attore, e non cantante, non ho la formazione del cantante ma sento la musica un'arma comica fortissima, mi sento attore e autore. Non mi sento esclusivamente comico, ho fatto anche Sta per piovere che non lo è affatto e mi piace anche il lato drammatico di questo lavoro. Cerco di lasciarmi tutte le porte aperte, mi affascinano tantissimo tutte queste cose, dai video al cinema. Parto dell'idea e poi penso a quale canale sia più adatto per svilupparla.
Lorenzo Baglioni è bravo a...
A fare il bischero e a calcolare gli integrali.
La musica nel tuo lavoro ha una componente importante, hai una band fissa
Si, è una componente importantissima, ho una band che mi segue molto e spero che continui a farlo, penso sia un tassello fondamentale. Sono musicisti di un talento incredibile, e siamo sopratutto molto uniti. Ci divertiamo tanto sul palco, e questo si vede, e si trasmette. Ci divertiamo sia prima che durante che dopo. Quando abbiamo fatto Selfie non ci conoscevamo ma dall'affiatamento che c'era tra di noi sembrava fossimo amici da una vita.
Matematica o palcoscenico, cosa sceglieresti per la tua vita?
Nella vita sceglierei di fare l'attore. La matematica rimane un passione, l'ho amata e rimane affascinante per me ma poi ho visto quanto preferisco fare questo lavoro. Non essendo così coraggioso da mollare tutto e investire solo nella recitazione, mi tengo questo paracadute, insegnare mi piace e lo faccio volentieri, e cerco di non perdere il passo neanche lì. Ho un approccio scientifico in quello che faccio.
Niente genio e sregolatezza...
No, ma neanche genio. Nel momento in cui stavo lavorando di più ho contemporaneamente preso l'abilitazione all'insegnamento, per essere più sereno sapendo di avere un piano b.
Che rapporto hai con Firenze, immagini una carriera lontano da qui?
Sono molto legato a Firenze, e anche a Greve, al folclore legato alla casa del popolo di Greve, dove penso ci sia il vero cuore della comicità, le risate che faccio con i miei amici grevigiani non le faccio con nessuno. Per il lavoro sarei pronto ad allontanarmi dalla città, anche perchè l'apporto che Firenze dà al mio lavoro non dipende solo dal fatto che io sia qui, me lo porterei dietro.
E adesso Selfie è arrivato a Rifredi
Per noi è un onore essere nella stagione di un teatro così importante, quando me l'hanno proposto fu emozionante. E' un bel riconoscimento, sarà una versione un po' diversa da quella estiva, che è più rock, da locale, questo sarà più teatrale e ne sono molto contento, non l'abbiamo mai fatto in un teatro vero. Ci saranno canzoni nuove e monologhi nuovi, e sono molto emozionato, abbiamo molta voglia di tornare sul palco.
Riesci a vivere di quello che fai?
Si, potrei anche senza l'insegnamento, ma certo è rischioso. Avere un sostegno economico sicuro mi dà il privilegio di poter dire di no e di fare solo quello che ho voglia di fare, non ho più bisogno di fare una cosa che non ho voglia di fare ma che mi serve economicamente. Posso fare la metà delle cose ma quelle che voglio davvero e per un attore è una grande ricchezza.
C'è qualcosa che hai paura che ti propongano?
Riceviamo moltissime proposte, ma mi faccio mille problemi, penso a questo tutti i giorni, ho paura di fare scelte sbagliate. Sono molto attento a proteggere quello che facciamo e l'unica regola è che dobbiamo continuare a divertirci. La paura è quella di non trovarmi a mio agio, di perdere il controllo, la cosa bella del web è che se faccio un video che nn mi piace non lo metto, mi autocensuro. La tv è un'altra cosa, mi hanno cercato dai talent, ho detto di no ad un talent nazionale. La tv mi affascina e non è che non ci voglia andare, ma voglio aspettare le cose giuste che spero arrivino. Non escludo niente e mi fido abbastanza di me stesso.
Pentito più di un no detto o di un si?
Forse di aver detto no a un film, perché dovevo fare degli spettacoli.
Cosa speri che accada e cosa che nn accada mai?
Spero di continuare a fare questo lavoro divertendomi come mi sto divertendo adesso. Non ho mai creduto all'arte di nicchia, credo moltissimo nel popolare e nel pubblico soprattutto quando fai il comico. Quindi spero di raggiungere più persone possibili con quello che voglio io. Sto coi piedi per terra, vedo comici che erano sulla cresta dell'onda e ora non lo sono più.
La famiglia che dice?
I miei genitori sono contenti, e sono contenti che continuo a insegnare.
E se tra un anno sarai solo il professor Baglioni?
Se tra un anno sarò il professore Baglioni sarò sereno, molto orgoglioso di quello che mi è successo, perché è una cosa che rimarrà comunque.
Cosa viene dopo?
Ora ripetizioni di matematica dalle 19 alle 20... In futuro un programma alla radio, un nuovo spettacolo teatrale, e forse un film, una commedia al cinema su cui c'è interesse.